Inter-Milan, Spalletti ha il derby in testa

Il tecnico toscano prepara la partita ma sono 13 i giocatori assenti da Appiano

Luciano Spalletti, il tecnico dell'Inter (La Presse)

Luciano Spalletti, il tecnico dell'Inter (La Presse)

Milano, 5 ottobre 2017 - La prima, obbligatoria premessa è che ogni decisione più o meno definitiva riguardo al prossimo derby, Luciano Spalletti la prenderà dopo le gare delle nazionali. Non può fare altrimenti, visto che ad Appiano Gentile ci sono tredici giocatori in meno e che gran parte di questi sono elementi spesso utilizzati come titolari nelle prime sette partite del campionato in corso. Andrà verificata, per ognuno dei giocatori oggi con le rappresentative, la condizione fisica e l’eventuale integrità, dato che già a settembre un allenamento con il Portogallo è costato un forzato stop di un mese a Joao Cancelo, fresco di esordio in nerazzurro all’Olimpico di Roma. Al Suning Training Center stanno incrociando le dita nella speranza che il contrattempo non si ripeta per qualcun altro (impossibile accada al lusitano, rimasto in Italia perché ancora alle prese con la fase di recupero da quello stesso infortunio).

Dovendo dirigere delle sedute a ranghi ridotti, Spalletti si sta concentrando sia sul lavoro dei pochi calciatori rimasti, che sulle sensazioni post-Benevento. In particolar modo è convinzione del tecnico e dei suoi collaboratori che ci sia da migliorare in maniera robusta la fase offensiva, magari con qualche accorgimento. Al timoniere toscano è piaciuto il modo in cui è entrato in campo Joao Mario, sia con il Genoa che in Campania, ma la novità è che nella stracittadina (complici le difficoltà di Candreva nelle ultime uscite) il portoghese potrebbe giocare da esterno destro. Verrà monitorato con particolare attenzione nelle due uscite con il Portogallo di sabato contro Andorra, a dire il vero non il più probante dei test, e di martedì con la Svizzera. Se convincerà nella posizione di laterale, in cui spesso viene schierato in nazionale, è probabile che Spalletti gli dia una maglia in “regalo”, dato che sulla trequarti il posto è stato ipotecato da Marcelo Brozovic.

Ieri, nel frattempo, a prendere la parola è stato Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato della Pirelli. Di nota fede nerazzurra, l’imprenditore italiano è da vent’anni legato al club per la storica sponsorizzazione con l’Inter. «Sta dando i risultati, ha un ottimo allenatore, per ora va bene - ha dichiarato all’evento per la quotazione in Borsa della Pirelli, al quale ha partecipato anche Massimo Moratti -. La fortuna? Aiuta, senza quella è difficile fare risultati. Spalletti è un ottimo tecnico, sta dando grinta, poi arriverà anche la qualità».

Di certo nei prossimi mesi il tecnico non potrà contare sulle prestazioni del giovane centrale Zinho Vanheusden, che ieri è stato sottoposto intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro presso la “Monica Hospitals” di Anversa. «L’intervento - si legge sul sito ufficiale dei nerazzurri - è perfettamente riuscito, nei prossimi giorni il giocatore comincerà la fase riabilitativa». Ne avrà per diversi mesi e considerando la penuria di centrali in rosa (sono rimasti Miranda, Skriniar, Ranocchia e in caso di emergenza D’Ambrosio) per Spalletti è tutt’altro che una buona notizia.

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