Milano, 28 giugno 2014 - «Ma quali scuse, fra Mario e Prandelli non c’è stato alcun chiarimento sull’aereo!». Se per qualche ora il calcio italiano si era illuso che la penosa vicenda che ha visto coinvolti Balotelli e la nazionale tutta nella figuraccia mondiale avesse almeno un epilogo almeno civile e di buon senso, ci ha pensato ieri il manager dell’attaccante Mino Raiola a disintegrare le credibili indiscrezioni (mica detto però che la verità sia la sua...) e gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche. Entrando a piedi uniti su addetti ai lavori e non pur di difendere il suo assistito (e i propri interessi). Anzi, facendo intendere che «se continuasse questa atmosfera nei confronti del giocatore, sarebbe normale pensare ad un futuro all’estero».

Al di là del fatto che a scaricare il deludente bomber ci ha già pensato il Milan da mesi (a febbraio in una riunione di famiglia si decise che Balo andava venduto perché la sua presenza nello spogliatoio era dannosa per il resto del gruppo e comunque il suo rendimento non era all’altezza), stupisce il modo brusco e aggressivo con cui il procuratore si è inserito nella vicenda, tanto più che poche ore prima aveva già «attaccato» Barbara Berlusconi («Mario ci tiene ai rossoneri, lei non so...»). A tal proposito la figlia del presidente dopo aver pensato in un primo momento di replicare duramente a Raiola ha scelto la strada del silenzio, perché «ad un ex pizzaiolo non si risponde». Ma certamente, ora più che mai, Balotelli e il suo manager diventano ancor più sgraditi alla Proprietà, anche se trovare una squadra a Mario dopo il flop in Brasile non è semplice.

Tant'è che in questi giorni Galliani, che con Raiola ha sempre avuto un ottimo rapporto (infatti Barbara da tempo ha lanciato chiari avvertimenti: «La sede del Milan non deve essere più frequentata sempre dagli stessi procuratori... ») sembra più concentrato su altre trattative. Ieri ha incontrato i manager di Iturbe e ha chiesto informazioni pure su Lavezzi (Cerci l’alternativa), proprio mentre dal Brasile arrivano conferme circa una possibile partenza di Kakà direzione San Paolo.

Ma di richieste per Balotelli neppure a parlarne. L’Arsenal si è defilato, il Chelse pure, il Tottenham non può permettersi di pagare certi ingaggi. E segnali non arrivano neppure dal vicino Principato di Monaco o da Parigi. Nella mente di Raiola ‘galleggia’ comunque un’idea da fantacalcio: portare Mario alla Juve, nonostante i giudizi poco carini di Buffon. In tutto questo Balotelli è sempre più solo e indesiderato. In attesa di capire meglio la sua versione dei fatti il ragazzone bresciano si è rifugiato negli affetti familiari. Prima tappa a casa dei suoi genitori adottivi a Concesio, dove è arrivato a bordo della Ferrari e con a fianco la fidanzata Fanny. Poi giovedì sera si è concesso un’uscita con gli amici in una discoteca della Franciacorta per provare ad uscire da quello che Prandelli considera il suo ‘mondo virtuale’...

di Giulio Mola