Milano, 9 maggio 2014 - Sempre più Inter...nazionale. La nuova società nerazzurra assume sempre più una dimensione mondiale, seguendo del resto un “processo“ di “internazionalizzazione“ già iniziato prima dell’avvento di Erick Thohir. Ma da quando il tycoon indonesiano ha preso tutto fra le mani, c’è stata un’evidente accelerazione: marketing, campagna acquisti, staff tecnico, comunicazione. Nessun settore è stato escluso. Tant’è che a pochi metri da Appiano Gentile (quartier generale della squadra), funzionari, dirigenti e impiegati dell’Inter sono assidui frequentatori del Wall Street Institute di Como. Fra i primi a presentarsi Javier Zanetti, al quale lo stesso Thohir pochi giorni fa aveva suggerito di migliorare la conoscenza della lingua inglese (ma il capitano era già allievo della scuola...).

Non dovrebbe invece aver bisogno di lezioni d’inglese il 46enne Michael Bolingbroke, che da 7 anni si occupa con grandi risultati del marketing (vendita biglietti e prodotti) al Manchester United. I contatti con il manager risalgono ai primi mesi dell’anno, e poi ad aprile Thohir era stato a Londra e a Manchester per le gare di Champions League dello United e del Chelsea con lo scopo di rafforzare i rapporti coi due club. Allora si era discusso del contratto di Vidic ed erano iniziati i colloqui col dirigente del Manchester. Ora la certezza che dal primo luglio Bolingbroke sarà l’amministratore delegato dell’Inter, ruolo che al momento occupa lo stesso Thohir.

Ma il patron dei nerazzurri, atteso nelle prossime ore a Milano per seguire l’ultimo incontro casalingo della stagione (sabato sera contro la Lazio), sembra già aver deciso tutto sul futuro dell’allenatore. Mazzarri resterà sulla panchina, e questo dopo che il presidente ha valutato attentamente tutte le difficoltà oggettive della stagione che va concludendosi e che hanno intralciato i piani dell’allenatore, alle prese con una squadra povera dal punto di vista tecnico (aveva ereditato un gruppo reduce da un nono posto) e fragile da quello caratteriale (era senza autostima e da ricostruire). Insomma, a meno di clamorosi dietrofront, l’allenatore resterà a prescindere, anche perché conta pure l’ingaggio importante di Mazzarri, con la società che non potrebbe permettersi 3 allenatori a libro paga. Comunque dopo aver ottenuto i risultati sportivi (si spera...) ci sarà tempo e modo per parlare di mercato con il tecnico. Il quale gradirebbe un rinforzo per reparto: un forte esterno, un difensore (anche se Vidic è una garanzia senza guai fisici), poi un centrocampista, che possa alternarsi con Cambiasso, e infine un attaccante.