Milano, 22 dicembre 2013 - «Il derby? Vincerlo ci farebbe bene alla salute, quasi come smettere di fumare». Walter Mazzarri è un tabagista illuminato. E come tutti i fumatori irresoluti, da Zeno Cosini al grande e compianto Manlio Scopigno, finisce per legare i suoi tentativi di smetterla ai grandi eventi, alle svolte del destino. Sicché il derby è perfetto. «Però ora non vorrei promettere che, in caso di vittoria, butterò le sigarette. Sapete com’è questo vizio: magari fumerei lo stesso, così, per soddisfazione». Dai bronchi mazzarriani all’oggettiva valenza di un successo, stasera: «Sarebbe un’iniezione di fiducia per tutto il resto della stagione. Certo, in caso contrario dovrei essere io fare le iniezioni alla squadra. «Ai ragazzi chiedo la forma e la grinta viste a Napoli nonostante la sconfitta, più una grande attenzione nelle fasi difensive.

Il calcio non è tensione, è attenzione: vedremo quello che farà il Milan». Mazzarri glissa su Mazzoleni («Non parlo mai degli arbitri, almeno prima di un incontro. Però mi ha sorpreso che non ci abbiano ancora dato un rigore a favore: uno stimolo in più») e — quasi — su Thohir («Quando ci siamo incontrati in Pinetina l’ho visto tranquillo e sereno. Siamo sulla strada giusta, mi ha detto» Mazzarri plana su Guarin, uomo chiave dell’Inter, ancorché partente: «Dirò solo che a Guarin ho parlato martedì, dicendogli che a Napoli ha giocato la più bella partita da quando è con me».

Scendendo per li rami alle fumisterie di formazione, il Walter dice di avere una serie di dilemmi, Senza lo squalificato Alvarez avrà più agio Kovacic? Ciccia. «Kovacic, anche se ha fatto vedere tante cose, deve crescere nella fase difensiva. In questo momento non lo vedo partire dall’inizio». Sempre in mediana i chierichetti interni di Cambiasso potrebbero essere Taider e Zanetti. Il resto è rumore.

di Claudio Negri