Milano, 13 luglio 2013 - Meno introiti dalle televisioni. Si annuncia bollente la prossima assemblea di Lega di martedì: il tema più scottante sarà quella della rinegoziazione dei diritti tv con i contratti — firmati in maniera lungimirante dalla Lega prima che la crisi attanagliasse il settore pubblicitario — in scadenza nel giugno del 2015. Ora però Sky e Mediaset (con il gruppo R.t.i) non sono più disposti a pagare certe cifre per trasmettere tutte le partite di serie A e sembrano intenzionate ad offrire un rinnovo pesantemente al ribasso.

Se infatti nello scorso quadriennio dalle televisioni — satellitari o digitali — sono piovuti oltre 2,5 miliardi di euro nelle casse delle 20 società di serie A, ora le tv vorrebbero offrirne un massimo di 1,8-2 miliardi per lo stesso lasso di tempo (fino al 2018). Un taglio compreso tra il 20 e il 25%. Che metterebbe il calcio italiano ancora più in difficoltà. Non è infatti un segreto che per molte società la casella “ricavi” è riempita per metà dai diritti televisivi. Società come Juventus, Milan e Inter — le più pagate, la Signora percepisce 100 milioni, le due milanesi circa 85 — andrebbero a perdere circa 20 milioni a testa, le piccole invece tra 10 e 5. E monta la preoccupazione del club.

Infront, l’advisor della Lega in materia, avrebbe però già pronta una controfferta: accettare la riduzione in cambio di “criptare” alcune partite, senza trasmetterle in tv. Per incentivare anche il ritorno negli stadi dei tifosi e tamponare così l’emorragia di denaro. In questa ottica vanno visti anche gli investimenti delle società nelle zone attorno agli stadio (ad esempio Inter e Milan sull’area del Trotto).

Sullo sfondo resta l’ombra di Al Jazeera che potrebbe rilevare Premium dal pacchetto Mediaset ed investire nuovi capitali per avere l’esclusiva nella trasmissione del campionato di serie A. Ma intanto c’è anche chi parla di serrata (decisa quindi dai club e non dai giocatori) per la prima giornata del campionato 2014/2015 se questo nuovo accordo non verrà trovato entro la fine della stagione che sta per cominciare.

di Luca Guazzoni