Milano, 14 marzo 2013 - Ormai è risaputo, padre Jorge Maria Bergoglio, il nuovo papa della Chiesa cristiana è un grande tifoso del San Lorenzo. E in quella squadra giocò per due anni anche Ivan Ramiro Cordoba, da stagioni perno della difesa interista. Ricordare adesso quelle stagioni al San Lorenzo de Almagro gli riempie di nuovo il cuore di gioia per l'atmosfera che si respirava in quel rettangolo magico di Buenos Aires.

"Appena arrivai li' fui colpito dalla storia della squadra - racconta all'Ansa Cordoba che dal '98 al 2000 ha vestito i colori azulgrana del club di Buenos Aires - nata per volonta' di un prete italiano: un'investitura speciale per me che sono cattolico. E poi i tifosi sono eccezionali, sono stati loro a riappropriarsi della terra su cui c'era il vecchio stadio (espropriata dalla dittatura militare ndr). Papa Francesco non si perdeva una partita e molti amici argentini mi dicono che adesso sara' per lui un rammarico non poter vedere i match del suo San Lorenzo...''.

Bergoglio e quel filo rosso tra il club e la fede cominciato nel 1908 quando padre Lorenzo Massa decise di far giocare i ragazzi nel campetto della parrocchia in Calle Mexico. E loro in cambio dovevano presentarsi la domenica puntuali per la messa. Per il centenario della squadra l'allora cardinal Bergoglio aveva celebrato la messa nella cappella del club: in quell'occasione ricevette la tessera di socio, numero 88235. ''Se li sono gia' giocati al lotto mi hanno fatto sapere dall'Argentina - racconta Cordoba - sono usciti, e hanno anche vinto. Incredibile no?''.

''Quella squadra ha in se' un fascino particolare - continua l'ex giocatore - per me che sono cattolico ha un grande significato. Spero ora di avere la fortuna e l'onore di incontrare il nuovo Papa, avere la sua benedizione per me e per i miei figli e scambiare due parole sul San Lorenzo. E sul pallone: credo che con lui ci sara' una speranza di fede maggiore per tutti e per il Sudamerica, dove tutti sono abituati a non avere nulla. Ma non hanno mai perso il sorriso''.

Papa Francesco quella squadra ce l'ha nel cuore: nel 2011 celebrò la messa in onore di Lorenzo Massa. Una passione mai tenuta nascosta. ''I miei amici argentini mi hanno sempre detto che era un grande tifoso - dice Cordoba - Il San Lorenzo è una delle squadre più importanti: ha vinto tutto, eccetto la Libertadores. E ora i tifosi, tra i più caldi di tutto il Sudamerica, si raccomanderanno al Papa per far vincere l'unico trofeo che manca. Sono convinto che un Pontefice che ama tanto il pallone fara' vedere l'aspetto bello dello sport, avvicinera' i ragazzi al calcio, tenendoli lontano dai pericoli della strada''. Proprio come aveva fatto padre Lorenzo agli inizi del secolo scorso: pallone e sacrestia, ma mai avrebbe immaginato che uno dei piu' grandi sostenitori sarebbe diventato Papa.