Milano, 23 agosto 2012 - Anche Maicon aggregato alla compagnia. Senza dubbio farà effetto ai più sensibili: dall’inizio dell’estate siamo abituati a pensare al vecchio Sisenando come a un partente cronico tra Albione e Madrid, scordandoci che fino a prova o contratto contrario il terzinone nerazzurro è ancora abile e arruolato per la beneamata causa. Causa che oggi vede l’Inter giocare in una dimensione europea per lei quasi inedita dopo tutti questi anni in Champions League coronati nel 2010 dalla conquista del terzo sigillo continentale: fasti ormai trascorsi, perché la squadra ha cambiato pagina e ricomincia dall’Europa Minor, campi solo sulla carta periferici, perché l’Inter porta con sé la sua fama e sarà sempre dura sfangarla, anche contro il più oscuro opponente.

Secondo illustri agiografi di cose nerazzurre, l’Europa League 2012/2013 assomiglia un po’ alle Coppe Uefa che i nerazzurri frequentavano (spesso) negli anni Novanta del secolo passato. E proprio da un successo in Coppa Uefa (3-0 alla Lazio nella finale di Parigi 1998) cominciò a riempirsi. Alla fisarmonica dei corsi e ricorsi, l’Europa League dovrebbe sancire la nascita, il secondo inizio di un’Inter morattiana. Buon pro le facciano questi suggestivi auspici.


Nello specifico del Vaslui, al di là di certe pittoresche rappresentazioni della forza effettiva dei romeni, l’Inter di Stramaccioni non dovrebbe temere granché. «Cassano - annuncia il tecnico - non sarà della partita. Ma come Gargano e tutti i nuovi acquisti darà il suo contributo». Poi, nello specifico del Vaslui: «Nelle due gare con il Fenerbahce il Vaslui avrebbe meritato di più. Massimo rispetto per i nostri avversari. Credo che il Vaslui rappresenti, tra le squadre non inserite nel gruppo delle teste di serie, la formazione più attrezzata. Era stata costruita per giocare i preliminari di Champions, hanno nelle qualità dei loro esterni i giocatori migliori.

Credo che già lo scorso anno abbiano dato un dispiacere a una squadra italiana eliminando la Lazio e, anche se da allora hanno cambiato diversi giocatori, credo che siano ancora molto competitivi». Su Maicon Stramaccioni è chiaro: «Il brasiliano è in una grande condizione. Si sta allenando benissimo, sta veramente molto bene e lo ha dimostrato anche nell’amichevole di Locarno. E’ un giocatore dell’Inter e io con lui ho un ottimo rapporto, quindi non vedo perché non dovrei mettere le sue qualità al servizio della squadra, in un momento in cui di testa è molto concentrato e molto legato a questa maglia. Non c’è nessuna preclusione nei suoi confronti, da qui al 31 agosto vedremo cosa succede».


«Per quanto riguarda il mercato- ha concluso lo Stra sono contento dei giocatori che ho a disposizione e conto su di loro. In questo momento, calcolando anche i giocatori che sono infortunati, penso che sia praticamente completa, se poi da qui alla fine del mercato Marco Branca e Piero Ausilio dovessero portare qualche altro giocatore all’Inter sarà sicuramente per migliorare il gruppo. Per il resto penso solamente al Vaslui».
 

di Claudio Negri