di Claudio Negri

Milano, 15 milano 2012 -
JULIO CESAR 6 Molto parò, talora perì. Emotivo. Lingua compresa: ce l’ha lunga come quella della dea Khali.
CASTELLAZZI 6 Comprimario con virtù superiori ai vizi.
ORLANDONI sv.
DI GENNARO sv.
MAICON 5.5
Raramente oltre il minimo sindacale.
LUCIO 5.5 Volitivo sempre, ma talora farneticante: il suo sonno ha generato sconfitte.
SAMUEL 6 Ha spesso lavorato di contraggenio e contro improvvise piene.
RANOCCHIA 5,5 Una stagione scritta sull’acqua, tra zampilli, ingorghi e mulinelli.
NAGATOMO 6,5 Combattente nato e anche un po’ cresciuto: grande dedizione senza mai fare inchini all’avversario.
CORDOBA 6 È arrivato alla pensione con ermetica dignità.
ZANETTI 6,5 Capitano di lunga corsa, ancora lontano dall’addio alle armi.
CHIVU 5,5 Buon vino che sa un po’ di tappo, e non per la testa di sughero.
FARAONI 5,5 Un debutto a tutto tondo, poi è tornato bassorilievo.
JESUS sv.
CAMBIASSO 6
Alla mediana con trasporto, spesso su terreno accidentato. Uno tra i reduci più irriducibili.
POLI 5,5 Talento in parte tarpato per guai fisici e scelte tecniche in corso d’opera. Si rifarà.
PALOMBO sv Non ha lasciato il segno nemmeno sulla panca degli spogliatoi, ma non è mica tutta colpa sua. Si rifarà altrove.
GUARIN 5,5 Arrivato da ammalato, sta guarendo solo ora. L’anno prossimo, toccando ferro, scoppierà di salute.
STANKOVIC 6. Perno della mediana bellica, pure lui martirizzato dal mestiere.
DUNCAN sv.
CRISETIG sv.
OBI 6
Fatica scrupolosa.
ÀLVAREZ 6 Ha faticato a capire il suo ruolo nell’universo , ma facendo gemellare trequartismo con Sneijder ha trovato la pace. Si spera non quella definitiva.
SNEIJDER 6.5 Ha passato una stagione a sfogliare la margherita: resto o non resto? Gasperini faticava a concepirlo, Ranieri l’ha concepito male, Stramaccioni l’ha concepito bene. Pur col mal di denti, e ormai in coda di campionato, Wesley ha avuto momenti di antica grazia.
PAZZINI 5 Che tristezza un Pazzo rinsavito e in ostinata stipsi di gol. Anno orribile che si chiude a lapide con la non convocazione agli Europei.
FORLAN 4 Riccioli a cavatappi e poco altro. Una bomba di volontà, a detta di chi l’ha allenato, ma in campo ha sempre inseguito le chiappe del suo fantasma.
ZARATE 5,5 Pareva confinato ai margini del disegno nerazzurro, poi ha dato qualche guizzo di trota sotto Stramaccioni.
CASTAIGNOS 4 La rapacità di un marron glacé, ma l’animo è nobile: chiuso a riccio in una sua verde e puntuta malinconia.
LONGO sv.
MILITO 7,5
Ha ritrovato presto la sua naurale regolarità ma i suoi 24 gol sono stati una grazia anodina per l’Inter che va in Europa Minor dalla porta di servizio.
All. GASPERINI 5 Avrebbe tanto voluto allenare l’Inter se solo ci fosse riuscito.
All. RANIERI 5,5 Sette vittorie di fila, l’idea (malsana, a posteriori) di potersi reinserire nella lotta per lo scudetto ma sul più bello è arrivato il tracollo. A Claudio Regolo è mancata anche quella fortuna che fa distinguere di solito una botte di ferro da una piena di chiodi.
All. STRAMACCIONI 6,5 Linfa giovane, un po’ guardiolesco, un po’ mourinhiano, molto stramaccioniano. Non è riuscito a conquistare un posto in Champions, ma ha vinto (bene) un derby. E zio Moratti gli vuol assai bene.
VOTO DI SQUADRA 5,5