Marsiglia, 22 febbraio 2012 – Una beffa. Piove sul bagnato. Usiamo pure tutte le frasi fatte per descrivere la sconfitta dell'Inter per 1-0 a Marsiglia nella gara d'andata degli ottavi di finale di Champions League. La norma. In questo periodo – nerazzurri reduci da 4 sconfitte e un pari - è ormai pronostico secco. Verdetto qualificazione rimandato al ritorno in programma tra 21 giorni a San Siro, dove l'Inter dovrà ribaltare il risultato con l'aiuto del pubblico.

Perchè al già poco felice momento nerazzurro si aggiunge anche l'indecisione di Chivu: perde Ayew al 93' che stacca da solo a pochi metri da Julio Cesar e lo batte, costringendo così i nerazzurri ad altri giorni da incubo. Senza contare che la decisione della società di poter esonerare Ranieri non sembra idea così peregrina.

 

Partita con pochi sussulti ed emozioni: l'Inter crea poco, ma concede ancora meno, fino allo scadere. Merito di una grande prestazione di Lucio e Samuel e di una prova molto disciplinata di Stankovic, schierato come 'frangiflutti' davanti alla difesa. Ma il migliore è Cambiasso, molto dinamico e vivace.

Spuntato invece il trio d'attacco. Zarate drammaticamente impreciso – al solito -, Sneijder preoccupantemente impalpabile – meno usuale -. Più attivo Forlan che però ha la colpa di non aver concretizzato la migliore occasione della gara, una rete che avrebbe garantito all'Inter un ritorno diverso.

 

LA CRONACA – Buona Inter nei primi 45'. Ritmi interessanti, ma gara piuttosto piatta e contratta. Maggiore è la paura di compromettere la qualificazione che la smania di ipotecarla. Difesa nerazzurra molto accorta e concentrata - unico svarione di Lucio -, centrocampo piuttosto bloccato in Stankovic e Zanetti, ma molto attivo con Cambiasso che almeno in 3 casi è brillante e puntuale ad inserirsi.

La prima palla gol (al 10') è proprio un'invenzione del Cuchu che si invola sulla sinistra in posizione di mezz'ala e trova l'assist per Forlan che da pochi passi trova reattivo Mandanda che devia in corner. Al 15' è Zanetti ad imbeccare Zarate – dopo aver scippato Morel -, ma il tocco sotto dell'attaccante non è preciso e si spegne a fil di palo.

L'OM si scuote al 29': batti e ribatti in area nerazzurra, ma la deviazione dei francesi non trova lo specchio. Ultimo sussulto della prima frazione (36') ancora con Zarate – più ombre che luci per lui -, ancora su servizio di Cambiasso. Maurito calcia debolmente e Mandanda blocca senza affanno.

La ripresa albeggia con la nota dolente dell'infortunio di Maicon, costretto negli spogliatoi. Al suo posto il dinamico giapponese Yuto Nagatomo. L'OM non trova varchi, l'Inter si copre – fuori Zarate, dentro Obi – e la prima metà del secondo tempo non offre vibranti emozioni. Chivu viene ammonito e sarà costretto così ad osservare la gara di ritorno dalle tribuna di San Siro, visto che era in diffida.

Il romeno aggiunge danno al danno e all'ultimo momento valido perde Ayew che batte Julio Cesar di testa per l'1-0. Per la beffa. Perchè piove sul bagnato.

di Luca Guazzoni