Roma, 5 febbraio 2012 -  Non rialza la testa l'Inter che dopo la sconfitta di Lecce e il pareggio casalingo contro il Palermo cade anche all'Olimpico contro una Roma frizzante e in pieno controllo della partita che invece si riprende dopo le brutte prove fornite contro il Bologna e a Cagliari.

 

Una gara senza storia in cui la Roma comanda il gioco dal primo minuto e costringe il grande ex, Claudio Ranieri, a subire una vera lezione. Non il ritorno all'Olimpico che il tecnico di Testaccio si sarebbe sognato. Ad accendere il pubblico di Roma ci pensa Juan al 13' che porta avanti i 'lupacchiotti' dopo che Julio Cesar per due volta aveva rattoppato gli errori di una difesa in difficoltà. Corner di Totti, il brasiliano salta solo e trafigge l'incolpevole portiere nerazzurro.

 

Il raddoppio al 40'. Verticalizzazione di Pjanic, Borini prende in velocità Samuel, lo beffa con una sterzata stretta e batte Julio Cesar sul primo palo. L'Inter fatica a produrre gioco, senza un vero regista a centrocampo. E se Thaigo Motta era stato definitivo 'indispensabile' qualche motivo ci sarà stato. All'inizio della ripresa – dopo i cambi di Ranieri, dentro Cordoba e Poli per Samuel e Pazzini – la Roma cala il tris: Borini fugge sul filo del fuorigioco, vince un contrasto con Lucio e supera Julio Cesar. Allo scadere il 4-0, firmato Bojan.

 

La Roma - con una gara in meno, quella con il Catania - sale a -2 dai nerazzurri al quinto posto. E per l'Inter la zona Champions si allontana ancora. Quello che preoccupa di più è che nelle ultimi due gare la difesa nerazzurra ha subito 8 reti: troppi anche per una squadra di bassa classifica.