Milano, 6 dicembre 2011 - Calma apparente in attesa del grande ribaltone. Perché Massimo Moratti, senza alzar la voce, ha deciso: quest’Inter va rifatta, dalla testa ai piedi. Sono tutti in discussione, nessuno escluso. Anche gli intoccabili (Milito e Sneijder in vendita per far cassa), anche i “senatori” (Zanetti, Cambiasso e Stankovic al capolinea della carriera interista), anche coloro i quali negli ultimi mesi hanno dettato legge nello spogliatoio (i famosi clan di cui parlava Ibrahimovic) dove adesso, a sentire i beneinformati, vige l’anarchia assoluta e non certo per colpa di Claudio Ranieri, l’ultimo arrivato. La colpa del tecnico, semmai, è quella di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Il presidente, perciò, vuol far di testa sua. Ma senza grandi investimenti dal punto di vista economico. Perché il punto è proprio quello: i Moratti (Massimo ma soprattutto il fratello Gianmarco) hanno sigillato i cordoni della borsa, il momento di congiuntura economica molto negativa non ammette follie. E dopo aver provato a convincere il City con uno scambio alla pari Tevez-Sneijder (ma il bomber argentino è in parola con il Milan e gli stessi inglesi non sono convinti della bontà dell’affare), l’obiettivo del presidente nerazzurro si è spostato su un suo vecchio pallino, ovvero Daniele De Rossi. Perché se a Milano (sponda Inter) piangono, nella capitale (sponda Roma) di certo non sorridono. E i problemi sul campo, cui si aggiungono quelli societari (stipendi non pagati, incertezza sulle mosse della nuova proprietà) hanno rallentato vistosamente la questione contratto (in scadenza giugno 2012) del centrocampista.

Lo stesso dg Baldini è stato chiaro: «Ci sono distanze dal colmare, vorremmo che il giocatore restasse ma non abbiamo la certezza». E allora da alcune settimane Moratti si è mosso per avvicinare il giallorosso, perché se questi non dovesse firmare entro Natale con la Roma, a gennaio potrebbe finire sul mercato. Un’occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire. Con l’Inter, però, si sono mossi anche Real Madrid, Milan e Manchester City e il calciatore potrebbe essere allettato dalla proposta irrinunciabile del suo più grande estimatore, Moratti appunto. Operazione non impossibile dal punto di vista economico: 12-15 milioni per il cartellino e contratto di cinque anni a 6 milioni a stagione (quel che De Rossi ha chiesto alla Roma per rinnovare).

CHI CONOSCE bene il presidente nerazzurro è convinto che ci stia provando, in assoluto silenzio. Quale sia poi il ruolo di Branca e Ausilio (che hanno bloccato Kucka e Juan e valutano l’esterno Farfan) non è ben chiaro: l’impressione è che la fiducia nei confronti dei due uomini mercato sia a termine, anche perché in società c’è chi spinge davvero tanto per il ritorno di Lele Oriali. Il quale potrebbe addirittura suggerire il nome del nuovo allenatore. Insomma, le grandi manovre in corso Vittorio Emanuele, sono cominciate. L’Inter del “triplete” è solo un bellissimo ricordo.