Borja Valero: "Inter, ora sei sulla buona strada"

Borja Valero: "Spalletti è l’uomo giusto per noi. Il momento difficile? È superato"

Borja Valero centrocampista  spagnolo dell’Inter

Borja Valero centrocampista spagnolo dell’Inter

Milano, 16 febbraio 2018 - Sarà probabilmente un’Inter in emergenza quella che si vedrà in campo domani sera in casa del Genoa. Oggi i nerazzurri svolgeranno l’allenamento di rifinitura, quello in cui si capirà in via definitiva se potranno essere a disposizione Mauro Icardi e Ivan Perisic, ma le speranze di poterli inserire nella lista dei convocati sono ridotte. Ancora ieri i due giocatori non erano parte del gruppo che ha svolto la seduta mattutina, entrambi alle prese con dei guai fisici. «Hanno fatto allenamento differenziato - dice a Premium il medico sociale Piero Volpi - stanno meglio ma ogni valutazione definitiva verrà fatta domani (oggi, ndr).

È difficile che possano esserci a Genova, ma penso proprio che possano esserci per settimana prossima. Miranda? Ha avuto un’elongazione all’adduttore, simile a quella di Icardi. Sta facendo fisioterapia, vedremo se riusciremo a recuperarlo per Benevento, ma valuteremo giorno dopo giorno. La prima cosa è non correre rischi, nell’interesse del club e dei giocatori». Spalletti sperava di poter vedere sui campi di Appiano Gentile i suoi due elementi offensivi di punta, numeri alla mano, ma così non è stato. Le due probabili assenze, in particolare quella del croato, potrebbero favorire l’esordio da titolare nell’Inter di Rafinha Alcantara. Fargli cominciare la partita vuol dire quasi certamente dover programmare una sostituzione dopo un’ora di gioco, perché il ragazzo non ha ancora i 90’ nelle gambe e Spalletti non vuole rischiare di perderlo. Il brasiliano si è inserito alla grande, non solo tecnicamente ma anche per il carisma mostrato in spogliatoio. Conosceva Icardi per la comune esperienza nel settore giovanile del Barcellona, si è fatto apprezzare da tutti i nuovi compagni per la personalità con cui si è presentato in gruppo. In campo ha confermato di avere qualità tecniche di alto livello.

Non è escluso nemmeno un ritorno in campo di Antonio Candreva, abile e arruolabile, ma tenuto fuori per scarsa condizione fisica domenica scorsa. Le tante defezioni e quanto accaduto con il già citato Brozovic (che ha provato un riavvicinamento con l’ambiente dopo la rottura con il pubblico di San Siro, postando su Instagram una foto del figlio in maglia nerazzurra) potrebbero essere un punto a favore dell’azzurro e anche di Yann Karamoh, match-winner con il Bologna, colpito da un intoppo muscolare al Meazza ma ad oggi da considerare a disposizione. L’ultimo ballottaggio riguarda la difesa: Lisandro Lopez, acciaccato per la botta subita da Masina nel finale dell’ultima partita, e Ranocchia si giocheranno il posto lasciato libero dall’infortunato Miranda.

L’argentino non ha convinto a pieno nei 45’ disputati, ha voglia di giocare ma è ancora un po’ macchinoso e conosce poco i compagni di reparto. Motivi per i quali va considerato come favorito il centrale italiano. Non sembrano esserci dubbi, nonostante un periodo di calo, sulla presenza in campo di Borja Valero. «Ho vissuto momenti peggiori di questo - dice lo spagnolo all’Ansa -. Forse ho anche un’età per sentirmi più tranquillo e provare a trasmettere calma e fiducia ai miei compagni. Io un leader? Più che altro penso di esserlo al di fuori dal campo. Poi, chiaramente, voglio essere protagonista in campo. Faccio il calciatore e non il politico».

Il rapporto con Spalletti, che lo ha fortemente voluto in nerazzurro, sembra tuttora molto solido. «L’allenatore non è diverso da quello che fa vedere all’esterno - aggiunge il centrocampista -. E’ così con tutti, un impulsivo, un temperamento a sangue caldo. E ci ha riportato a fare bene. Una realtà come l’Inter ha bisogno di un carattere forte e particolare».

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