Olimpia Milano sconfitta anche a Tel Aviv, la trasferta resta un tabù

L'EA7 cade anche sul campo del Maccabi Tel Aviv per 92-82 senza mai riuscire a impensierire gli israeliani

Cinciarini in azione contro Landsberg (Ansa)

Cinciarini in azione contro Landsberg (Ansa)

Milano, 9 marzo 2017 - Continua l'incubo trasferta per questa Olimpia da esportazione che in Eurolega colleziona sul campo del Maccabi Tel Aviv la 12esima sconfitta esterna consecutiva (l'unico successo arrivò 5 mesi fa a Istanbul). Adesso sta diventando un'agonia questa ultima parte di stagione regolare senza più obiettivi concreti da poter raggiungere così l'EA7 riesce anche ridare vita alla formazione israeliana, una delle più deludenti (rispetto al proprio valore sulla carta) della stagione, ma capace di battere l'Olimpia per 92-82.

Come negli scorsi match contro Barcellona e Vitoria diventa difficile trovare qualcosa di positivo nei giocatori biancorossi che al di là delle mere statistiche personali a livello di squadra mettono insieme proprio poco. Ad esempio non possono ingannare i 19 punti di Rakim Sanders che arrivano comunque con 17 tiri (3/7 da 2, 4/10 da 3), anche se ovviamente le assenze contemporanee di Krunoslav Simon, Mantas Kalnietis e Zoran Dragic non possono non influenzare la qualità di questa Olimpia ovviamente poco competitiva a questo livello, ma anche sotto canestro il Maccabi ha "banchettato" con Iverson grande protagonista con 16 punti e 9 rimbalzi.

Forse solo capitan Cinciarini non ha mai mollato il colpo con 5/6 da 2, 7 rimbalzi e 4 assist. Un esordio europeo che non sarà da ricordare per coach Massimo Cancellieri che ha dovuto sostituire il suo capo Jasmin Repesa fermato da un attacco febbrile, con la squadra ancora troppo distratta in difesa per poter essere concreta a livello di risultato.

L'inizio del match vede un'Olimpia vigorosa che prova a rimanere in partita sul 12-12 con le iniziative di Raduljica sotto canestro. Poi, però, con le triple di Rudd e Landesberg gli israeliani prova a scappare via nel punteggio a fine primo quarto sul 26-18. Con 5 punti in fila di Simpson (scatenato anche in difesa con un paio di stoppate) il vantaggio arriva anche in doppia cifra sul 36-26, ma è solo l'inizio delle difficoltà della squadra milanese che termine sotto di ben 16 punti all'intervallo a causa di qualche distrazione di troppo a rimbalzo e del canestro sulla sirena di Mekel.

L'inizio è ancor peggiore con la tripla e il contropiede di Rudd, oltre al canestro di Smith che fanno precipitare l'Olimpia fino a -23 (58-35) costringendo Cancellieri a chiamare timeout dopo soli 60 secondi di ripresa. La risposta della squadra questa volta è positiva con le triple di Sanders e i canestri di Macvan provando a riaprire la gara fino al 61-49 al 25'. Addirittura con una bomba di Cinciarini l'EA7 rientra definitivamente in scia sul 64-48 al 28', ma a fine quarto il Maccabi è comunque ancora in controllo sul 70-61 e poi lo riprende definitivamente quando a inizio quarto periodo ritorna sul +13 (74-61) lasciando Milano a secco per i primi 3 minuti. I gialloblu toccano di nuovo il +18 (83-65) con il "2+1" di Rudd che fa sprofondare di nuovo un'Olimpia che lontano da casa non sa proprio vincere.  

MACCABI TEL AVIV-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 92-82 (26-20; 51-35; 70-61) Tel Aviv: Rudd 17, Seeley 15, Simpson 11, Smith 5, Levi ne, Mekel 7, Pnini 5, Segev 2, Ohayon 7, Landesberg 7, Alexander, Iverson 16. All: Bagatskis Milano: McLean 8, Fontecchio, Hickman 8, Raduljica 7, Macvan 12, Pascolo 2, Cinciarini 10, Sanders 19, Abass 13, Cerella 3. All: Cancellieri Tiri da 2 MTA MI 19/43 Tiri da 3 MTA MI 10/23 Tiri liberi MTA MI 14/18 Rimbalzi MTA 32 (Simpson 8) MI 35 (Macvan 7) Assist MTA 25 (Mekel 8) MI 22 (McLean 8)

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