Olimpia Milano, la sfida di Davide Pascolo: "Roster ampio? Non mi spaventa"

L'ultimo anno a Trento è stato davvero quello della consacrazione perchè non solo ha chiuso con 12.2 punti in Serie A, ma soprattutto ha viaggiato a 15.0 punti e 6.1 rimbalzi in Eurocup

Davide Pascolo

Davide Pascolo

Milano, 22 agosto 2016 - La storia di questo ragazzone lungo lungo (203 cm) e smilzo smilzo (90 kg) nasce a Caseano, paesino di 800 anime della provincia di Udine. Adesso, dopo il lungo inframezzo di Trento in cui ha giocato per 5 stagioni arrivando alla ribalta della Serie A, il grande salto nella metropoli con sbocco sull'Europa. E non vede l'ora di iniziare Davide Pascolo, uno dei nuovi acquisti italiani di quest'estate biancorossa che vuole tingere di nuovo Milano con il tricolore: "Già Trento mi sembrava New York, figuratevi adesso", dice con il sorriso sulle labbra. Il suo destino milanese sembra già segnato, diventerà un idolo del pubblico perchè un giocatore con le sue caratteristiche di combattente non può che non essere apprezzato da un pubblico che ha sempre chiesto ai suoi giocatori di "sputare sangue" come diceva Dan Peterson. E fa niente che non abbia la tecnica più raffinata del mondo o che la sua fisicità non sia debordante perchè Dada (questo il suo soprannome) ha fatto in modo che quelle che possono sembrare all'apparenza delle mancanze siano diventati punti di forza rendendo il suo tiro comunque affidabile e riuscendo a scusciare come un'anguilla nei duelli sottocanestro.

L'ultimo anno a Trento è stato davvero quello della consacrazione perchè non solo ha chiuso con 12.2 punti in Serie A, ma soprattutto ha viaggiato a 15.0 punti e 6.1 rimbalzi in Eurocup (peraltro eliminando l'EA7 nei quarti di finale) con percentuali di tutto rispetto come il 62% da 2, il 42% da 3 e l'80% ai liberi a dispetto della sua meccanica di tiro decisamente particolare (ma evidentemente efficace). Così la società biancorossa ha valutato che per lui fosse possibile anche il grande salto in Eurolega, anche se, ovviamente, avrà all'inizio un ruolo più di contorno nel pacchetto lunghi. "L'impatto con l'Eurolega sarà molto stimolante - dice lo stesso Pascolo - sarà più dura fisicamente con i contatti fisici, ma anche come ritmo di gioco, ma è il massimo a cui un giocatore europeo può ambire. Sono impaziente di iniziare". E' stato catapultato in una realtà completamente nuova e dopo i primi giorni di allenamenti fa una valutazione della sua nuova esperienza: "Qui è tutto organizzato e super preciso - racconta l'ala che vestirà il numero 14 nella prossima stagione - c'è anche il magazziniere che ci prepara tutto, non dobbiamo neanche portare la borsa all'allenamento. Per gli allenamenti sono ancora i primi e si può valutare poco, ovviamente potremo farlo meglio quando saremo al completo". Essere al completo significherà essere in 15 giocatori, una situazione inusuale nel campionato italiano: "Non mi spaventa, sapevo che sarei arrivato in una situazione di questo tipo. Io non mollo mai, ormai questo penso di averlo dimostrato da giocatore, ora questo bisogna farlo anche ad altissimo livello". E' un giocatore che ha fatto davvero la gavetta, ha giocato la vecchia B1 con Trento e proprio con l'Aquila ha fatto tutta la scalata passando dall'A2 fino all'Europa, fino alla Nazionale sfiorando la convocazione in azzurro al pre-olimpico. Ora è pronto a spiccare il salto anche in biancorosso.

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