Olimpia Milano, Cinciarini vuole ancora di più: "Gli avversari devono temerci"

Il playmaker del 1986 analizza la nuova stagione partendo dalle difficoltà di quella passata dove sono stati comunque vinti Scudetto e Coppa Italia

Andrea Cinciarini, playmaker dell'Olimpia Milano

Andrea Cinciarini, playmaker dell'Olimpia Milano

Milano, 23 agosto 2016 - Nonostante la vittoria del campionato e della Coppa Italia, primi trofei italiani della sua carriera, dopo aver vinto l'Eurochallenge con Reggio Emilia, è arrivato con grande spirito di rivalsa Andrea Cinciarini in questo suo secondo precampionato con l'Olimpia Milano. Una stagione travagliata quella precedente, come ha spiegato proprio lo stesso giocatore che ha compiuto 30 nello scorso giugno: "All'inizio è stato tutto difficile arrivando tardi dalla nazionale e subito con la tourneè americana, poi ci ho messo un paio di mesi a capire di cosa aveva bisogno la squadra, da gennaio a metà marzo ho fatto un percorso molto positivo, ma proprio a quel punto mi sono infortunato ed ho perso gli ultimi 3 mesi di stagioni, per fortuna che almeno sono riuscito a rientrare in tempo per la finale scudetto". 

Seppur amareggiato per non aver disputato il preolimpico con la Nazionale ("ma arrivando da tre mesi di stop la decisione è anche comprensibile") Cinciarini ora vede la strada in discesa per questa nuova stagione: "Il secondo anno sarà senz'altro più facile, conosco la società, la città, so cosa vuole da me coach Repesa, potrò iniziare fin da subito a provare a calarmi nella parte. Uno dei miei compiti è anche un po' quello di fare da chiocchia a tutti questi giovani ragazzi italiani che da quest'anno fanno parte della squadra, sarà fondamentale come di consueto creare la chimica giusta intanto per vincere di nuovo campionato e Coppa Italia". L'Europa rimane ancora uno degli scogli da superare per Cinciarini a livello di Eurolega dopo un paio di stagione un po' alterne tra quella del 2012 a Cantù e la passata a Milano: "Intanto vogliamo competere ad alto livello - dice il play che indosserà ancora il suo amato numero 20 - per noi è davvero un motivo di orgoglio essere una delle 16 squadre che fanno parte dell'elite europea. Sarà davvero un divertimento con la nuova formula, potersi misurare ogni settimana contro i più forti del continente, accendere di continuo nuove sfide. La consapevolezza di esserci è una bella soddisfazione, ora tocca a noi riuscire a crescere". C

osa mettere a posto il play originario di Pesaro lo ha anche ben identificato, non accontentandosi delle vittorie dell'anno passato: "Se devo trovare un difetto da mettere a posto è certamente quello della continuità, sia nel corso della stagione, ma anche nel corso della stessa partita. Forse solo nel febbraio dell'anno passato siamo stati dominanti come saremmo potuti essere più spesso. Noi dobbiamo fare in modo che i nostri avversari abbiano paura di giocare contro l'Olimpia, fare in modo che segnino la data sul calendario e pensino che quella sia una partita impossibile". 15 giocatori a disposizione di coach Repesa, tanta concorrenza e nel ruolo si dividerà con Mantas Kalnietis, decisamente rinvigorito dalle Olimpiadi giocate molto bene con la Lituania, e Ricky Hickman, anche lui atteso dal riscatto dopo una stagione complessa al Fenerbahce Istanbul al rientro da un grave infortunio: "Siamo in tanti, nessuno giocherà tantissimo, dobbiamo fare in modo di volgere questa cosa a nostro favore, quando saremo in campo nessuno si dovrà gestire, potremo andare a 1000 all'ora sapendo che quando saremo cotti ci sarà un compagno di pari valore pronto ad entrare. Vedendola così non è poi cosi male come prospettiva".

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