Milano, 30 gennaio 2014 - Non ha lasciato tossine “mentali” la beffa di venerdì scorso in Turchia come si temeva in casa Olimpia. Vittoria a Varese in campionato e, a distanza di tre giorni, quella ben più complicata e convincente contro il Fenerbahce che, dopo cinque turni, con due punti in carniere rimane a distanza di sicurezza. Sale, invece, a quota sei Milano aggiudicandosi un incontro difficile, in salita all’inizio, con una prestazione corale in cui tutti si dividono il compito in parti uguali. Non a caso sono ben cinque i milanesi in doppia cifra (Hackett top scorer a 17) tra cui il “primo” Kangur di sostanza dopo l’infortunio. L’ex senese trova spazio per i problemi di falli di Melli e CJ e ripaga la fiducia con un 4/4 da oltre l’arco (oltre a tanta difesa) a conferma della lunghezza del roster milanese. Sprazzi di talento da Gentile anche se il vero match-winner è Jerrels che tiene in piede la squadra nel momento più duro e poi piazza la “sgasata” finale che allontana definitivamente il Fenerbahce. In cui spicca la prova di Kleiza, l’ultimo ad arrendersi.

Inizio di grande sofferenza specie sotto le plance per l’EA7 che subisce la forza fisica di Bjelica e soprattutto di Vidmar che sostituisce dopo appena un minuto e mezzo di gioco l’infortunato Zoric e fa legna nel pitturato. Fenerbahce avanti 16-8 al primo time-out, situazione che obbliga Banchi a tutelarsi con una zone-press (poi 2-3) che di fatto però non risolve i problemi difensivi contro il tonnellaggio dei turchi che chiudono il primo quarto avanti di sette.

Nel secondo quarto si parte ancora a mille all’ora, ma Milano ha il pregio, col passare dei minuti, di riuscire a sistemare le cose “dietro” mentre in attacco c’è un Jerrels ispirato (4/4 da 2, 2/5 da 3). L’esempio lo danno Kangur e Moss che chiudono l’area. L’EA7 torna in partita nonostante i problemi di falli prima di Melli (terzo più tecnico che fanno quattro in poco più di sei minuti di utilizzo) e poi di CJ Wallace, utilizzato anche da “cinque”, anche lui a quota quattro poco dopo. Entra in partita il pubblico milanese (10.290 i presenti) che contesta gli arbitri ma allo stesso tempo dà energia alla squadra che nel secondo quarto concederà 15 punti agli ospiti, solamente quattro nei cinque minuti prima dell’intervallo lungo in cui sale incredibilmente di colpi uno strepitoso Gentile che al 19’ segna la tripla del 42-40, poi un canestro nel traffico e, allo scadere, un incredibile canestro con una sola mano e in condizioni di equilibrio assurde da oltre l’arco dei 6 e 75 (l’instant-replay gli darà regione). Solo lontanamente paragonabile a quello famigerato di Planicic, ma anche questo di un grado di difficoltà elevatissimo. Break di 13-4 nei quattro finali e Milano che ora ha tutta l’inerzia del mondo.

I quindici minuti di pausa, infatti, non spengono l’EA7 che colpisce duro da tre con Hackett ma soprattutto con le soluzioni piedi a terra di Kangur. Massimo vantaggio sul 60-44, ma Milano non ammazza la partita. Il ritorno in campo di Bogdanovic (out con tre falli) è l’ultima carta a disposizione di Obradovic. Ben spesa perché con lui il Fenerbahce ripiomba dentro la partita. Break di 18-4 e al 31’ c’è quasi equilibrio (64-62), attacco in tilt quello dell’Olimpia ma a risollevarlo sono tre iniziative personali di Jerrels. Due triple e una penetrazione che ridanno ossigeno all’EA7 per arrivare di fatto fino in fondo. I turchi tornano fino al meno 3 (79-76 al 39’), Kleiza è indomito, ma la penetrazione di Langford e la quarta bomba di Kangur dall’angolo danno la vittoria numero tre nelle Top 16 ai milanesi sempre più in corsa per i quarti.

EA7 MILANO-FENERBAHCE ISTANBUL 90-85 (18-25, 49-40, 64-58)

EA7 MILANO: Gentile 14, Gigli ne, Cerella, Melli 4, Hackett 17, Kangur 12, Langford 14, Samuels 7, Wallace, Lawal 4, Moss 3, Jerrels 15. All. Banchi

FENERBAHCE ISTANBUL: McCalebb 12, Onan, Bjelica 15, Mahmutoglu 4, Kleiza 26, Turkyilmaz, Vidmar 5, Zoric, Sipahi, Birsen, Bogdanovic 11, Preldzic 12. All. Obradovic