Inter, il vice Icardi? E' Andrea Pinamonti

Il gol contro il Wattens è stato accolto da un boato ma anche durante gli allenamenti ogni suo gesto viene accompagnato dagli applausi

Andrea Pinamonti

Andrea Pinamonti

Riscone di Brunico, 11 luglio 2017 - Ha la faccia “acqua e sapone” del bravo ragazzo Andrea Pinamonti, ma anche la cattiveria agonistica e la fame di gol di chi vuol imparare e raggiungere obiettivi importanti. E’ lui, il baby bomber nato in Trentino, la risposta dell’Inter al talento emergente dell’altra sponda del Naviglio, Gigio Donnarumma. Entrambi diciottenni, entrambi predestinati. Solo che mentre il rossonero sfoglia ancora la margherita per capire cosa vuol fare da grande, l’altro ha cominciato la stagione col piglio giusto, a suon di gol, sudore, fatica, entusiasmo. Andrea cerca di sfruttare al meglio la grande occasione e dal primo giorno di ritiro ha conquistato tutti: compagni di squadra, staff tecnico e tifosi. Il gol contro il Wattens è stato accolto da un boato ma anche durante gli allenamenti ogni suo gesto viene accompagnato dagli applausi. Il tutto sotto lo sguardo vigile di Luciano Spalletti, che domenica mattina gli ha dedicato un quarto d’ora abbondante di lezioni “personalizzate”, per dare consigli e mostrare i movimenti giusti che deve fare un bomber che può diventare il vice-Icardi.

A seguirlo passo dopo passo anche papà Massimo e mamma Monica: lo fanno abitualmente durante l’anno, sobbarcandosi i 280 chilometri che separano Tassullo, un paesino vicino Cles, da Milano. Adesso star vicino al figliolo è ancor più emozionante. Genitori orgogliosi di quel “bravo ragazzo”, emozionati ogni volta che lo vedono scendere in campo, ma sempre “discreti” e mai invadenti. Al punto che la loro presenza in questi giorni di ritiro passa quasi inosservata, anche se loro sono i primi ad essere felici per il rendimento di Andrea. Soprattutto il papà, interista da sempre, come il figlio che ha sempre sognato di fare il calciatore nonostante le discrete qualità nel tennis. L’Inter lo seguiva fin da quando aveva 12 anni e giocava nel Chievo. Lo ha potuto portare a Milano solo 2 stagioni dopo, quando anche il Milan premeva per averlo.

Il 2017 è stato finora un anno fantastico per Pinamonti: diciotto anni e la firma sul contratto che lo lega all’Inter fino al 2022, ma pure il debutto in serie A e i gol scudetto con la Primavera. Ora la grande chance, quella del ritiro agli ordini di Luciano Spalletti. In fondo la prospettiva di poter diventare il vice-Icardi, anche perché l’Inter pare non abbia alcuna intenzione di mandare il ragazzo in prestito altrove. "Pinamonti è un ragazzo serio e di talento: cerco di spingerlo a migliorarsi, è un bravo ragazzo che sicuramente diventerà un campione", disse di lui qualche mese fa l’ex compagno di squadra Rodrigo Palacio. Per il suo agente, Tullio Tinti, "Pinamonti è il gioiello della Cantera interista, credono tantissimo in lui. E sia il calciatore che noi procuratori crediamo nel progetto che c’è su di lui da parte dell’Inter. È un talento impressionante. Allenarsi coi grandi gli fa benissimo, lui osserva a cattura i loro segreti. È ben visto da tutto l’ambiente, a partire dai calciatori che sono tutti impressionati dalle sue qualità". Il diretto interessato ringrazia ma non si monta la testa: "Penso solo a migliorare e sfruttare tutte le occasioni che ho. Il futuro dipenderà da questo ritiro, da quello che farò. Con un grande allenatore così è più facile e ogni consiglio mi aiuta a imparare. Nella testa deve esserci la voglia di arrivare, sicuramente è molto difficile altrimenti altri giovani sarebbero già a grandi livelli. Con impegno e determinazione si può raggiungere l’obiettivo".

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