Milan: Andrè Silva scalpita, ma il futuro è Dzeko

Il giovane portoghese e Kalinic si contendono una maglia per Cagliari. Piace il giallorosso

Andrè Silva cerca una maglia da titolare

Andrè Silva cerca una maglia da titolare

Milano, 19 gennaio 2018 - Kalinic o Andrè Silva? André Silva o Kalinic? L’unico dubbio che frulla nella testa di Gattuso per la trasferta di Cagliari riguarda chi schierare al centro dell’attacco nel confermatissimo 4-3-3, tra Suso e Calhanoglu. Il portoghese scalpita ma il croato avanza inesorabile, forte di una gerarchia stabilita con Montella e non cambiata da Gattuso (che paradossalmente ha dato più chance a Cutrone): un vero e proprio ballottaggio a 48 ore dalla gara della Sardegna Arena su cui l’allenamento di scarico di ieri (la squadra, eccezion fatta per i portieri, ha lavorato in palestra) non ha fornito indicazioni più precise. Gattuso vuole tenere entrambi i giocatori sulla corda: li vuole pronti e motivati entrambi, da titolari oppure per subentrare. Kalinic concede maggiori garanzie: sa far salire la squadra, è utile nelle sponde per gli inserimenti, è pericoloso di testa; ma Silva è un investimento da proteggere, ora che sono stati rispediti al mittente gli interessamenti da parte di Everton, Swansea e Wolverhampton: ha colpi importanti ma ancora non si è adattato al calcio italiano, aggirando troppo lontano dalla porta per essere pericoloso in zona gol. Le zero reti in Serie A certificano questo suo deficit tattico.

Per questo un grande centravanti resta l’obiettivo della prossima campagna acquisti, Uefa e Settlement Agreement permettendo. Parte delle difficoltà nell’ottenere i risultati prefissati sono infatti da additare alla scarsa vena realizzativa degli attaccanti e perseverare su questa strada sarebbe diabolico: sulle venti gare disputate il titolare ha realizzato almeno una rete appena in cinque occasioni, mentre nessuno è riuscito a segnare da subentrato. Dati allarmanti. E così nasce la necessità di un goleador. «Pura fantasia», così definisce una fonte del Milan una trattativa per Belotti: la trattativa non c’è al momento ma il centravanti del Torino - che aspetta il rinnovo - ha una valutazione molto più bassa ora che la scorsa estate (costa 50, la metà di allora) e in linea con quanto offerto dal Milan a luglio. Ma il grande obiettivo del Milan è Edin Dzeko: la Roma ha la necessità di fare almeno una cessione importante entro il 30 giugno per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario e il dovere di valorizzare l’acquisto di Schick (chiuso nel ruolo di centravanti proprio dal bosniaco), acquistato per una cifra superiore ai 40 milioni. Per questo il 31enne ex City (39 gol nel 2017 ma poco affine allo stile di gioco di Di Francesco) non è considerato da Monchi incedibile. A quel punto per il Milan sarebbe un delitto non provarci, sfruttando anche una simpatia mai nascosta di Dzeko per i rossoneri.

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