Milano, 23 giugno 2014 - Oltre qualsiasi polemica, superando ogni avversità. Insieme. L'EA7 Milano torna a casa dopo i Ko di Siena con i sogni scudetto ancora più che intatti. Due pari e palla al centro, con l'inerzia della serie che forse in questo momento sembra sorridere più ai biancoverdi. Vero, come è vero però che l'Olimpia questa sera (ore 20.30, diretta Rai Sport 2) avrà dalla sua il fattore campo e potrà contare sui 12mila cuori biancorossi già pronti a gridare, tifare e gioire insieme alla squadra, come un sol uomo. “Gara 4 è stata decisa dagli episodi e dobbiamo riconoscere che Siena è stata migliore di noi in quei frangenti", ha ammesso coach Luca Banchi dopo la seconda sconfitta in terra senese. "Non direi - ha poi aggiunto - che i miei volessero strafare, ma piuttosto che volessero rimontare in fretta, colmare il gap. Dovremo migliorare in questo. Quello che non dobbiamo dimenticare però è che si tratta di una serie lunga, siamo 2-2 e dobbiamo concentrarci sulla prossima partita”.

Niente è già deciso allora, così come non lo era dopo il pur brillante 2-0 inferto a Siena dalla formazione milanese nei primi due confronti. Il compito del coach in queste 24 ore di "riposo" tra gara 4 e gara 5 era allora in primis quello di tranquillizzare i suoi ragazzi, facendo scendere di almeno un paio di tacche nervosismo e tensione, in modo da recuperare mentalmente i giocatori più importanti. Se Langford e Samuels infatti hanno già dimostrato di saper reggere il carico emotivo di una Finale playoff che Milano sente di non poter perdere, per come ha condotto questa stagione e per le quotazioni dei bookmakers, lo stesso non sembra potersi dire per altre pedine fondamentali come Alessandro Gentile e Nicolò Melli. Il capitano in questi playoff aveva mostrato una sicurezza e una padronanza del gioco che lo avevano fatto apparire quasi di un altro pianeta, eppure nelle ultime due uscite, forse anche a causa di un minutaggio limitato, sembra essere ripiombato nel solito vecchio problema di nervosismo e stizza, contro tutto e tutti. Melli invece ha compiuto un percorso diverso, indubbiamente più altalenante sul fronte offensivo ma tendenzialmente di grande impatto sul lato opposto del campo, propiziando rimbalzi e recuperi fondamentali come ossigeno per tutti suoi compagni. Da qui dovrà ripartire coach Banchi, da una Milano guerriera, che impatta ogni partita come se fosse l'ultima. La città ha bisogno di carattere per infiammarsi, Milano ha evidentemente bisogno dei suoi tifosi per vincere. Che la sfida abbia inizio allora, il Forum di Assago non vede l'ora.

gabriele.gabbini@ilgiorno.net