Milano, 22 aprile 2014 - Non solo trofei. Il calcio è molto di più. Ne è convinta Barbara Belusconi che, in un'intervista rilasciata all'edizione spagnola di Vanity Fair, ha affermato: «Questo è un settore in espansione in cui c'è ancora molto da fare. Ci sono innumerevoli attività collaterali che possono generare un sacco di profitti, come le vendita delle magliette e le sponsorizzazioni. L'importante non è solo vincere titoli, ma anche fare soldi».

Il suo ramo di competenza nello svilluppo del Milan (da dicembre la figlia del patron è diventata amministratore delegato con delega commerciale) è fondamentale, perché per tornare in attivo nei profitti (bilancio in passivo di 15.7 milioni di euro) bisogna non solo fare affidamento sui risultati sportivi. Anche perché negli ultimi anni la squadra ha faticato e non poco ad imporsi ad alti livelli nel calcio mondiale.

Per la figlia del patron è quindi necessario ricominciare a fare soldi grazie al club rossonero senza necessariamente investire quanto di guadagnato nel mercato. I suoi recenti viaggi negli emirati sono serviti per trovare possibili acquirenti di quote minoritarie dell'Ac Milan (si parla del 30 per cento) e, appunto, porre le basi per nuovi accordi commerciali con gli sponsor.