Milano, 24 giugno 2012 - Se non temessimo di rischiare il plotone d'esecuzioneper l'abusata freddura, diremmo pure noi che questa storia di Destro è sempre più sinistra. In linea teorica - lasciando dunque adeguato spazio alla sorpresa - il buon Mattia, ventunenne attaccante di vaglia e d'espresso, dovrebbe giocare a Siena anche l'anno prossimo. Contro ogni logica e contro ogni legittima aspirazione di carriera del calciatore. E se il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha commmentato con apparente freddezza la risoluzione della comproprietà a favore del Siena. dando per scontato che di Destro - in termini di mercato - si parlerà solo da gennaio 2013, Massimo Moratti non si è affatto rassegnato a mollare il polposo osso.

Dopo Lavezzi, Isla e Giovinco sarebbe davvero imbarazzante piegare ancora il capo. Specie se Destro dovesse finire ad altro potentato calcistico, dicasi nello specifico alla Roma, ma soprattutto alla Juventus. E proprio l'interesse dichiarato dei bianconeri nei confronti del giovane attaccante sembra avere punton sul vivo il patron nerazzurro. Così, fatte salve le apparenze, la vicenda destro sembra essere per l'Inter una sorta di linea del Piave. Che poi, a beneficio dei cuori semplici e delle cronache di mercato, si dica che tra Moratti e Preziosi perduri un patto segreto (i due club hanno sempre avuto un particolare affiatamento in trmine d'affari) è tutto un altro paio di manicotti.

Volta la carta, si vede l'Inter alle calcagna di Wallace Oliveira dos Santos, diciassettenne della Fluminense, difensore di fascia destra dalle ottime referenze, essedo già sttao convocato nell'Under 17 verdeoro. Inter e Genoa si muoverebbero all'unisono, si dice che Wallace costi allo stato dell'arte circa 3 milioni di euro. All'estroso ragazzo sarebbe interessato anche il Chelsea. A chi lo ha visto giocare con una certa continuità, il difensore della Fluminense ricorda (un po') Maicon, soprattutto nella prassi di gioco: ha spiccata propensione all'attacco, come quasi tutti i terzini moderni, in ispecial modo brasiliani. Ma per un elemento di tali caratteistiche elettive non bisogna andare lontano, e a spender soldi: l'Inter non ha forse già in casa il Primavera Ibrahima Mbaye, bravo altrettanto, e con passaporto comunitario?

di Claudio Negri