Milano, 18 aprile 2014 - Carlo Cracco come Gordon Ramsey. O almeno ci prova. E' iniziata stasera su Sky Hd la versione italiana del primo cooking show di successo, 'Hell's Kitchen Italia'. Indiscusso padrone dei fornelli e severissimo arbitro di gara Carlo Cracco che, dopo il grande successo di Masterchef Italia, si mette alla prova in una nuova esperienza. Ce la mette tutta, ma non è certo semplice raggiungere i livelli di Ramsey, stellatissimo fuoriclasse della cucina mondiale con 12 stelle Michelin e 21 ristoranti in giro per il mondo, di cui due in Italia nei resort Forte Village (CA) e Castel Monastero (SI). Senza l'irriverente Joe Bastianich e l'ironico Bruno Barbieri, Cracco fa davvero fatica a bucare lo schermo. Anche le sue urla sembrano forzate ed è una dannata rincorsa alla parolaccia.

Otto uomini e otto donne hanno iniziato a sfidarsi (sarà così ogni giovedì sera, per otto settimane) in una cucina attrezzatissima e senza esclusione di colpi per diventare Executive Chef del primo ristorante di Hell's Kitchen al mondo. A decidere le loro sorti nessun televoto, solo lo chef dallo sguardo truce, Cralo Cracco.  Con lui due sous-chef: Entiana e Omar, che lo aiuteranno a gestire la cucina e affiancheranno le due squadre durante il servizio. I concorrenti  devono affrontare dure prove esterne e la più temibile sfida: il servizio per 70 persone nel ristorante di 'Hell's Kitchen' in un'atmosfera infernale fra comande dei clienti e rimproveri di Cracco. Ad aumentare la tensione degli aspiranti chef, ogni servizio ospiterà fra gli altri commensali anche volti noti dello spettacolo e dello sport e, soprattutto, personalità della gastronomia internazionale. Particolarità del cooking show è l'unione tra talent e reality: le telecamere non sono solo in cucina, ma assistono alle dinamiche della convivenza fra i concorrenti, ospitati in un loft sopra il ristorante. Un mix tra Masterchef e Grande Fratello, dove non si ha nè l'uno nè l'altro. La confusione che si crea in cucina, poi, fa perdere ogni valore ad un mestiere che ha bisogno di precisione, attenzione e decisamente meno chiacchiere.

Hell’s Kitchen ha inizio. Il programma si apre con un fiammifero in primo piano e con Cracco avvolto tra le fiamme. La sigla è rock, niente Happy alla Grande Fratello. Qui c'è poco da essere felice. Chi riuscirà ad attraversare le fiamme della cucina dell'inferno? Partono le selezioni di Cracco, fatte tramite foto segnaletiche e ogni tanto si stacca su un video di presentazione dei possibili concorrenti: sono 16 e arrivano da ogni parte d'Italia.

I ragazzi viaggiano in pullman per raggiungere la cucina. Il clima è goliardico, sembra una gita. Ancora per poco. Entrano nella Hell's Kitchen e restano stupiti dell'enorme locale in cui si trovano a dover lavorare. Un brindisi veloce e poi il tanto atteso incontro con il super chef. Avanza Cracco: "Qui c'è poco da divertirsi, pensate di essere dei cuochi, pensate...". Poi presenta il maître Luca Cinacchi, detto Luchino e i sous-chef Etiana e Omar che affiancheranno lo chef.

I concorrenti devono far vedere quanto valgono cucinando il piatto che preferiscono. Hanno trenta minuti per cucinare e dall'esito della prova dipende la possibilità di entrare a far a parte della brigata da cucina. La maggior parte dei cuochi è nel panico: non sanno cosa fare, non trovano gli ingredienti e gli attrezzi da cucina. Serpeggiano i dubbi. I piatti sono pronti per essere assaggiati. Cracco li deve valutare e nessuno è sereno.
Gli spaghetti di Gene, 37enne di Torino si guadagno la prima parolaccia di Cracco. Insomma,  "uno schifo". Certo che se lo chef inizia così, sarà dura trovare continuamente sinonimi in grado di dare un'idea così negativa per definire i piatti. Si passa alla tagliata di tonno di Simone, 23enne di Bressanone Botterone. Cracco assaggia e fa 'no' con la testa. Poi ha da ridire su degli spinaci e su un impiattamento. Tocca ad Amelia, 30enne di Sorrento,che ha cucinato un pesce su tacchi altissimi e collana di perle al collo. Lo chef non trova che sia il look giusto per stare in una cucina. Comunque, le critica anche l'acqua pazza che non somiglia a un sugo, bensì a una brodaglia. Rosario, 34enne di Milano, presenta orgoglioso le tagliatelle al cioccolato, ma Cracco gli fa notare che sono un piatto di vent'anni fa, oltre che immangiabili. Lorena, 32enne di Vigevano,mpresenta la rana pescatrice e lo chef vuole che lei l'assaggi. Alla prima forchettata la ferma chiedendole cos'ha in bocca: un piercing. Inaccettabile. Lei: "Se avessi potuto ingoiare il piercing, l'avrei fatto". Del piatto di Barbara,m26enne di Roma, critica la barbabietola che, non cotta, somiglia a un chewing gum. Non piace neppure la menta utilizzata da Lillo, 36enne di Gressan. Ma soprattutto lo rimprovera per aver bruciato il branzino. Gli assaggi terminano e qualcuno deve abbandonare ancora prima di cominciare. Secondo Cracco nessuno per ora è  degno di vincere il titolo in palio. Vengono scelti i peggiori: Barbara, Amelia, Simone e Rosario. Gli altri possono, per la prima volta, raggiungere il loro loft.

I quattro a rischio eliminazione hanno una possibilità per recuperare e sono pronti a tutto per restare in gioco. Che prova dovranno superare? Cracco preparaun piatto e loro devono farlo nel modo più fedele possibile. Devono però intuire quello che fa da bendati: rognone coi ricci di mare. I cuochi hanno tenta minuti di tempo per ricreare tutto. Amelia è spaesata ma molto attiva, mentre Rosario è motivato ma pieno di dubbi. Anche stavolta arriva il momento degli assaggi. Allo chef stellato non piace niente: "Mi avete fatto pentire di avervi dato questa opportunità ma qualcuno si salva grazie a dei piccoli accorgimenti". Il meno peggio è quello di Simone e può raggiungere gli altri in camera. A lasciar la cucina è Rosario: ha infarinato il rognone e otto i ricci di mare. Lui è disperato: "Mi vergogno di me". Esitano le due donne, c'è tensione. Il giudizio su di loro verrà dato davanti alle due squadre. Nel frattempo, nel loft, tutti sperano che a rientrare sia Barbara. Cracco spiega: "Non avete idea di quanta pressione vivrete in cucina, ho bisogno di gente che creda davvero in quello che fa e che dimostri di aver carattere, come Amelia. Barbara non farai parte del gruppo". La 30enne di Sorrento non riceve un'accoglienza calorosa dalle sue compagna e se ne accorge subito. Solo Sybil, 32enne di Alassio, si ferma a parlare con lei: "Nessuno ha scommesso su di lei, ma è stata una grande". Le squadre sono al completo.

Mentre i concorrenti cercano di far calare la tensione che hanno addosso, suon il telefono. È Cracco che li vuole in cucina entra trenta secondi. A ognuno consegna un quaderno con le ricette del menù che dovranno preparare il giorno dopo. La notte gli servirà per studiare. Ma appena torna la calma, piomba un imprevisto: scatta una sirena. Cracco interagisce col loft via monitor: fa la video-lezione dell’uovo in camicia marinato. Ma questa è solo la prima. Le lezioni continuano fino alla mattina. Amelia riesce a seguirne solo due perché il sonno è più forte di qualsiasi rumore.

Tocco di classe per la sveglia del mattino. Sulle note della fanfara del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, i sous chef entrano in camera dai ragazzi e accelerano i loro tempi per arrivare puntuali alla prima prova a squadre.  Il compositore pesarese fa da fil rouge per la prova. Improvvisamente, infatti, viene mostrato la riproduzione di un quadro che lo ritrae e viene ricordato ai concorrenti di chi si tratta. Anzi, viene proprio detto, perché c'è addirittura chi lo scambia per Napoleone. Rossini, oltre alla passione per la musica, amava molto la cucina. Era un gourmet, tanto che numerosi piatti gli rendono omaggio prendendo il suo nome. La sfida consiste nel cucinare filetti alla Rossini e stupire. In sala entra un quartetto perché “queste cucine sono un mortorio". I cuochi iniziano a cucinare accompagnati dalla musica della 'Gazza ladra'. Qualcuno si rilassa, qualcuno si agita. I blu sono coesi e solidali, nonostante un momento di smarrimento di Gene, 37enne di Torino. I rossi sono in preda al caos. Prima di assaggiare i piatti, Cracco si congeda con gli orchestrali: "Grazie agli unici veri professionisti qui dentro". Sempre parole di incoraggiamento. E continua: "Il lavoro in una brigata di cucina è simile ad un'orchestra, sbaglia uno e sbagliano tutti".

I giudizi vengono dati a coppie. Il migliore riceve un punto. Partono Sara, 30enne di La Spezia e Matteo, 23enne di Soave. Non c'è gara, vince il ragazzo. Poi Francesca, 19enne di Chiari e Simone. Entrambi hanno commesso errori, ma il risultato non manca, un punto a ciascuno. Tocca a Lorenza, 26enne di Parma e  Andrea, 24enne di Ripa, vince lei anche se il filetto è troppo cotto. È il turno di Lorena e Lillo, punto ai rossi. Tra Sybil e Gianluca, 35enne di Milano, vince lui, perché il pepe rosa della ragazza con convince lo chef. Amelia e Gene non piacciono e non guadagnano nulla. Ultima coppia Laura e Carmelo, punto ai blu. La squadra blu ha vinto. Può trascorrere ore di relax nelle proprie stanze, mentre la squadra rossa si abbanonerà ai piaceri della carne, tagliandone ben quattro quintali per il servizio serale. E dovrà servire biscotti e tè alla squadra avversaria mentre si riposa e ecco era le le di sonno perse la notte precedente.

Arriva la sera: punizioni e ricompense sono ricordo. Ci si prepara, in gergo, alla “linea” per il servizio. Cracco assegna le postazioni. Nella squadra rossa Sybil al secondi pesce e Francesca l'aiuterà. Lorena agli antipasti, Amelia ai primi insieme Laura. Lorenza al filetto. E Sara a pulire la cucina. Per i blu, Lillo e Gianluca ai primi! Andrea e Simone ai secondi di pesce, Carmelo agli antipasti, Matteo al filetto e Gene commis. Benvenuti all’inferno”. Apre il ristorante di Hell’s Kitchen.

Il maître Luchino passa a ritirare la ordinazioni dai clienti. I cuochi sono agitati, ma i blu sopportano meglio la tensione, almeno per ore. Lorena va in completo panico e Sarà cerca di aiutarla. Cracco, però, se ne accorge e la rimprovera: lei deve pulire la cucina. Solo quando la 32enne non combinerà più nulla, le farà prendere il suo posto. Lorena, quindi, viene spedita nel loft. Dai ragazzi il più in confusione è Andrea al quale lo chef grida di fare silenzio, umiliandolo davanti a tutti. È che a volte ti viene da rispondere... In ogni caso, Cracco non fa tanti giri di parole: "In cucina non si deve mai rispondere". Come se non bastasse, il giovane viene fatto sedere sedere in un di annetto poco lontano dai fornelli. Amelia si sente la regina della cucina di fianco e re Cracco, ma subito si trasforma in giudice e inizia a criticare i piatti della sua squadra. Già gode di scarsa simpatia, poi se assume anche questo atteggiamento, chissà cosa accadrà nel loft. Gene tenta l'impresa con il calamaro, ma viene sorpreso da dolorosissimi crampi alle gambe. Porta comunque avanti le sue mansioni.

L'attesa per i clienti diventa sempre più lunga. Possibile che per un carpaccio ci vogliano cinquanta minuti. No. Cracco minaccia ci chiudere la cucina. Chiudere? E la gente dove va? Poco importa, chiede a Luchino di scusarsi con i clienti e di spiegare che i cuochi non sono stati all'altezza di assicurare un buon servizio. Una vera sconfitta, più che uscire dal gioco nelle prove a due. I rossi hanno il morale sotto i tacchi ma sperano di riuscire a soddisfare chef e clienti. Dopo l'ennesimo flop, l'epilogo è scritto anche per la squadra femminile. Chiude anche questa cucina. Demoralizzazione generale. Non c'è un migliore o un peggiore, hanno fatto schifo tutti, nessuno escluso. Le squadre devono ritirarsi in camera, scegliere due possibili eliminati e dare i nomi. Lorena e Amelia sono i nomi della squadra rossa, Andrea e Gene della squadra blu. Lorena è l’eliminata della prima puntata. A Cracco il piercing sulla lingua proprio non piace... Se lo ricordino gli aspiranti chef delle prossime edizioni. Ultimo incoraggiamento del giudice? Non tarda ad arrivare: "Non crediate di essere molto meglio di lei, nessuno è all'altezza delle mie aspettative. Dovete lavorare ed impegnarvi molto, perché non voglio più far brutte figure". I quattordici concorrenti rientrano nei loro loft, sperando che per il momento non suoni nessun altra sirena.