Milano, 11 aprile 2014 - Ha nove anni, frequenta la quarta elementare a Bari e ha una grinta travolgente: Emanuela è la prima Junior MasterChef d’Italia. È arrivata di fronte ai giudici con grande sicurezza e ha stupito tutti non solo con i suoi piatti, ma anche con l’ordine e la pulizia immancabili nella sua postazione. La sua ricetta vincente? La sua grande voglia di arrivare fino in fondo e la sua capacità di credere sempre nelle sue capacità, ma anche una grande concentrazione, fantasia e precisione. Secondo classificato Federico, 12 anni, frequenta la seconda media e vive a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano. Il suo punto forte? La creatività, la voglia di rischiare ed azzardare nella preparazione dei suoi piatti. Ma nell'ultima puntata del baby show cooking sono arrivati in quattro. Insieme ai due finalisti anche Andrea P., 13enne di Forlimpopoli e Fabio, 12enne di Rozzano.

SFIDA A QUATTRO - Il giorno della tanto attesa finale è arrivato. A contendersi il titolo di Junior Masterchef d'Italia sono rimasti in quattro. Fabio, il ragazzo con la giacca nera e tra i migliori dall'inizio. Andrea P. che trova nella calma la sua forza e ha una grande capacità di concentrazione. Federico che è partito in modo eccezionale, ha fatto fatica a farsi notare dai giudici ma nelle ultime puntate ha creato piatti ottimi. Ed Emanuela che con i suoi nove anni è la più piccola del gruppo, ma grazie al suo carattere deciso e grintoso ha dimostrato sempre di essere all'altezza.

LE MINI MYSTERY BOX - Una Mystery box quasi diabolica, infernale. E non poteva che fare il suo ingresso Carlo Cracco con il suo sguardo truce. Terrorizzati i ragazzini. Lo chef si complimenta con loro e domanda chi è il miglior. Unica mano alzata quella di Emanuela: non c'era dubbio. E Cracco commenta: "Tu sei il leader del gruppo". Poi passa agli alti concorrenti : "Fabio concentrato, Federico più eccentrico, creativo, Andrea P. innamorato della cucina". Lo chef ha portato una Mystery box difficile, pensata mentre affilava i coltelli per la puntata di Hell's Kitchen. Ecco piazzata la pubblicità del programma che andrà in onda da giovedì prossimo su Sky. Gli ingredienti sono: petto d'anatra, filetto di cervo, legumi sbollentati, coda di rana pescatrice, melanzane, farina mais, fichi, pomodorini, guanciale di sauris e pompelmo rosa. Ma gli apiranti chef non sanno dove sono. In che senso? Dovranno correre per tutta la cucina a cercarli? No, niente caccia al tesoro. Gli ingredienti sono nascosti in mini Mystery box all'interno della grande Scatola di legno.

E' TUTTA FORTUNA - Fabio trova guanciale, pomodorini, farina di mais, pompelmo rosa, rana pescatrice e melanzane. Emanuela trova filetto di cervo, rana pescatrice, anatra, guanciale, fichi e farina di mais. Federico trova farina di mais, filetto di cervo, fichi, legumi sbollentati, melanzane e anatra. Andrea trova farina di mais, pompelmo rosa, filetto di cervo, rana pescatrice, guanciale e pomodorini. Cracco saluta a tutti e ricorda che va ad aprire un'altra cucina. Hell's Kitchen, se a qualcuno fosse sfuggito, in onda da giovedì prossimo e nella quale lui avrà il ruolo di giudice molto ma molto severo. La prova ha inizio ed è decisiva: chi vincerà andrà direttamente in finale senza passare dall'Invention test. Emanuela fischietta per togliersi la tensione. Federico è contento del petto d'anatra e vuole usare tutta la sua fantasia. Fabio è in difficoltà con le chips di polenta, quando si avvicina Barbieri che se ne accorge ed esordisce con un bolognesissimo "L'è un mazell". Subito lo aiuta consigliandogli di fare delle palline di farine di mais.

'UNA GENIALATA' - È il momento del giudizio degli chef. Inizia Federico con un fiore di carne. Assaggia Barbieri ma prima fa notare che ha giocato molto difficile cucinando l'anatra. Molto apprezzate le melanzane non troppo cotte, definite "una genialata", le ostie di polenta cotte alla perfezione. L'anatra doveva solo essere leggermente meno cotta. Ma alla fine, lo chef bolognese conclude: "Bello il piatto, super bravo". Alla Bastianich piace la salsa di fico che rinfresca il piatto. Tocca a Fabio che presenta un involtino di rana pescatrice con chips di polenta. Borghese trova perfetta la cottura, mentre per Barbieri c'è un eccesso di guanciale rispetto al pesce. Poi se ne va girandosi di scatto e lo riguarda. Panico in cucina. "Questo è un ottimo piatto, potresti arrivare in finale", aggiunge lo chef. Era una finta, sospiro di sollievo per tutti. Il piatto di Andrea P. piace a Bastianich: anche se c'è troppa polenta, sente ogni gusto in modo individuale all'interno di un'unica sinfonia. Un po' come in un concerto strumentale. È il turno di Emanuela E della sua rana pescatrice con guanciale croccante e salsa. Assaggia Borghese che avrebbe solo fatto i bocconcini più grandi, ma lo riva perfetto di sale: "Non ti smentisci mai, bravo". Barbieri avrebbe voluto meno guanciale, ma è soddisfatto. Lei reagisce sempre sicura di sé: "Senza infamia e senza lode".

LA FORZA DELLA CREATIVITA' - Tutti e quattro hanno messo la loro personalità nei piatti e con questi ingredienti non era facile, si doveva essere creativi. E chi è sempre stato creativo? Federico che va in finale e potrà scegliere il piatto dell'Invention test. O meglio, i piatti. Il tema è il piatto dei giudici. Federico deve assegnare ciascun piatto, rispettivamente di Barbieri, Bastianich e Borghese, ai compagni. Insalata tiepida di piccioni con verdure croccanti e mostarda di Cremona per Barbieri, aragosta alla catalana per Bastianich, gnocchi alla romana con nero di seppi, porri e olio alla menta per Borghese. È nelle sue mani il destino di Emanuela, Andrea P. e Fabio. Andrea vorrebbe gli gnocchi alla romana e Federico ha scelto proprio quelli. Emanuela vorrebbe l'aragosta perché viene da una terra di mare e preferisce cucinare il pesce, mentre Fabio vorrebbe il piccione. Federico, però ha fatto scelte opposte. Tutti e tre gli sfidanti assaggiano e prendono appunti. Poi, mentre Federico sale in balconata per gustarsi la sfida, i tre si mettono ai fornelli, dopo aver recuperato i cestini con gli ingredienti in dispensa. In 45 minuti devo preparare tutto.

IL GIORNO DEI CONTRARI - Torna il momento degli assaggi. Inizia Andrea e assaggia la Bastianich. Il carciofo è un po' gommoso ma il resto è buono. Borghese è molto soddisfatto perché il nero di seppia è stato dosato alla perfezione. Peccato per il carciofo che ha qualche parte legnosa. Emanuela presenta la sua insalata tiepida di piccione ed è molto contenta perché ha messo tutta la sua energia.  Assaggia Barbieri: "Impiattato molto bene, piccione rosa e quindi cottura perfetta. Molto buono anche se deve essere perfetto per arrivare in finale". La ragazzina ha una faccia che parla da sola. Impossibile per lei non arrivare in finale. Fabio ha cucinato l'aragosta e assaggia Borghese che subito chiede spiegazioni riguardo la coda vuota dell'aragosta nel piatto. Il ragazzino si difende dicendo di averla vista nelle presentazione della Bastianich. Ma ricorda male. In compenso la cottura è giusta e c'è solo un errore nella salsa: il rosso dell'uovo non è abbastanza e c'è toppo limone. Secondo Bastianich è cotto bene, ma troppo acidino, forse ci voleva più condimento. Il secondo posto in finale lo guadagna Emanuela. Per Andrea P. si tratta solo di fortuna. La ragazzina è felicissima: "Il cuore mi è uscito dal grembiule". Federico, invece, avrebbe preferito Andrea: "Ho sbagliato strategia, ma oggi è il giorno dei contrari?" I due aspiranti chef che devono lasciare la cucina sono comunque soddisfatti del loro percorso. Fabio non dimenticherà mai la' esperienza esterna a Bergamo in una vera cucina di un ristorante. Andrea porterà tutto nel cuore.

IL MENU DI CASA - La finale è arrivata. A sfidarsi Emanuela e Federico. I giudici sono molto eleganti, Barbieri si sente James Bond. Ma ne è convinto solo lui. I due ragazzini indossano un grembiule bianco. Codini per Emanuela e immancabile cappello da cuoco per Federico. Viene annunciata una tifoseria molto speciale ed entrano tutti gli ex concorrenti del junior cooking show, che fanno il punto sulle qualità dei finalisti. I finalisti devo presentare un menu completo inventato da loro. Emanuela ne presenta uno tipicamente pugliese che si chiama “Ritorno a casa”. Ravioli di violetta di Gallipoli e ricotta di bufala su pestino di basilico e burro ai crostacei; calamaro ripieno su insalata a mediterranea e pane aromatizzato; tortino al limone su ananas profumato alle spezie e fiori esuli. Il menù di Federico  è “Questo è il mio sogno”: ravioli di baccalà mantecati su salsa di pomodoro; filetto di rombo all'arancia con flan di cipolle e salsa di peperone giallo; minestrone di frutta con piccoli brutti ma buoni. A Emanuela ‘i brutti ma buoni danno di trattoria, ma contento lui’.

NIENTE DISTRAZIONI - La sfida ha inizio. I ragazzini sono concentrati e hanno voglia di vincere. A volte, però, per la toppa fretta, rischiano di dimenticarsi qualche ingrediente o passaggio fondamentale delle ricette. Insomma, non è facile avere sui fornelli più di una pentola, il forno acceso e la pasta nell'abbattitore. I giudici fanno di tutto per aiutarli e dare consigli, ma nè tutto inutile. Stasera nessuno vuole distrazioni. Emanuela sembra quasi scocciata e corre da una parte all'altra mostrando di essere troppo indaffarata per fermarsi a chiacchierare. Federico finge di ascoltare, ma in realtà ha già tutto pronto. La ragazzina, dopo qualche momento di tensione, ricomincia a fischiettare e per Barbieri significa che si è tranquillizzata. Poi, con Borghese ci tiene a sottolineare: "Come dice Lidia la semplicità paga tutto in cucina. Il troppo stroppia". Non le sfugge niente e ha un linguaggio difficile da trovare in bambine di nove anni. Federico sfiletta il rombo talmente alla perfezione che Barbieri complimentandosi aggiunge: "Tu un lavoro c'è l'hai già, vieni a lavorare con me". I due finalsiti sentono la competizione, ma restano sempre buoni amici. Emanuela infatti avvisa Federico che la pasta nell'abbattitore si sta indurendo e che dovrebbe tirarla fuori al più presto. Probabilmente con gli adulti di Masterchef, tutti avrebbero fatto finta di nulla.

A TAVOLA TRA NORD E SUD - Una volta terminata la preparazione dei menu. I giudici si siedono a tavola per assaggiare i tre piatti di ciascun concorrente. Si parte con i ravioli. Per la Bastianich la presentazione del piatto di Federico è bella e pulita e la pasta è buonissima. Borghese commenta con un sonoro "mmmmm", che lascia in dubbio il ragazzino. Barbieri apprezza la pasta che è tirata alla perfezione ed è sottilissima, ma anche il ripieno è molto buono. Il piatto di Emanuela porta i sapori del sud. Alla Bastianich piace mentre Borghese non è convinto della pasta, toppo spessa. Secondo Barbieri "ci sono due genialate. La prima è aver tagliato il ripieno di gamberi con la ricotta e la seconda aver fatto un impasto più spesso così da non far cedere il raviolo". Più deluso Borghese di Emanuela perché è stato contraddetto sulla pasta. La scelta è difficile: il piatto della ragazzina è più aggressive (Barbieri non si smentisce mai), spinto e mediterraneo; quelo del suo sfidante dolciastro e delicato quasi in eccesso. Arriva il secondo. La Bastianich trova il rombo di Federico di cottura perfetta! con un ottimo flan di cipolle. Per Barbieri c'è armonia di sapori e per Borghese il flan è delicatissimo e la scelta del cartoccio è stata la migliore. Infine aggiunge: " Un matrimonio d'amore tra salsa e flan". Emanuele ha cucinato il calamaro della nonna. Alla Bastianich piace il ripieno di pangrattato, alici sottolio,capperi, uovoe mandorle a lamelle. Barbieri avrebbe preferito un impiattamento migliore e trova ci sia qualcosa di amarognolo. Per Borghese c'è un'esplosione di sapori mediterranei, ma forse eccessivamente cotto. Anche in questo caso, sapori contrapposti. È una sfida tra nord e sud, tra dolce e saporito. In ultimo il dessert. Federico presenta il minestrone di frutta. Bastianich sente subito che c'è qualcosa di particolare tra la frutta e la verdura. Si tratta di un ingrediente segreto. Borghese indovina subito, è il baccello di vaniglia. Barbieri non è convinto del minestrone, ma impazzisce per i brutti ma buoni. Il dolce di Emanuela  ha un impiattamento molto curato, con fiori rosa. La Bastianich lo trova molto buono. Borghese dice che l'impatto visivo è festa e Barbieri lo definisce anni sessanta, molto divertente, buono,  alla Jhon Lennon.

Una bella sfida, non c'è che dire. I piatti sono buonissimi ed originali, ma i giudici devono scegliere un solo vincitore. Si torna in cucina per la premiazione. Fortunatamente stavolta non c'è una diretta come per la finale di Masterchef adulti... Per dare supporto morale ai due finalisti arrivano i genitori. I giudici spiegano: "Il menu di Federico era studiato e ricercato, quello di Emanuela di cuore, istintivo e legato alla sua terra. Abbiamo premiato il menu che avremmo scelto e finito in un vero ristorante". A vincere una borsa di studio di 15mila euro e il viaggio a Disneyland Paris con Topolino e Remì, un cuoco d'eccezione, è Emanuela. Tutti corrono ad abbracciarla. Dopo lo stordimento iniziale, lei cerca Federico: "L'abbraccio più grande va a lui". Lei è felice, un sogno che si avvera, uno dei momenti più belli della sua vita. Ma il secondo classificato non perde mai il sorriso. In fondo, è il primo Junior Masterchef maschio, no? Entrambi alzano la coppa, una color oro e una color argento. Un'esperienza indimenticabile, ma soprattutto un percorso di crescita in cucina e nella vita. E per dirla tutta, anche chi li ha seguiti si è arricchito: dai bambini c'è sempre qualcosa da imparare.

di Marion Guglielmetti