Milano, 12 marzo 2014 - Occhioni spalancati, bocche aperte ed espressioni buffe. I bambini di Junior Masterchef Italia sono pronti a fare emozionare i telespettatori. Infatti, dopo solo una settimana dalla finale della terza stagione di Masterchef, arriva per la prima volta in tv in Italia la versione dedicata ai più piccoli del popolare talent show culinario. Si tratta di Junior Masterchef Italia, da giovedì 13 marzo alle 21.10 sempre su Sky Uno Hd.

A sfidarsi saranno 14 giovanissimi tra gli 8 e i 13 anni. In palio una borsa di studio da 15 mila euro, un viaggio per tutta la famiglia a Disneyland Paris e, ovviamente, il titolo di primo Junior Masterchef italiano. A decidere chi dei tremila piccoli talenti che si sono iscritti a questa prima edizione potrà aggiudicarsi l'ambito grembiule, saranno tre giudici: Bruno Barbieri, già nella squadra della versione 'senior' del programma, Lidia Bastianich, la mamma dell'altro giudice di Masterchef Italia Joe Bastianich, e il volto noto della cucina italiana in tv Alessandro Borghese.

 

DA 30 a 14 IN DIECI PUNTATE - Dieci puntate, divise in cinque serate, tutte registrate a fine estate. I primi due episodi saranno dedicati alle selezioni: i partecipanti sono quaranta, divisi in quattro gruppi da dieci, e dovranno cimentarsi nella preparazione della pasta fresca, di un dessert, di un piatto di pesce e di uno tipico della propria tradizione culinaria con l'uso di molte spezie. Molti di loro, infatti, sono di origine straniera: Costa d'Avorio, Cuba, Brasile, Colombia, Iran, ma anche Spagna, Germania e Austria. Nel corso delle puntate successive i 14 talenti selezionati dovranno poi superare prove molto simili a quelle che hanno affrontato i loro colleghi più grandi: la Mistery Box, l'Invention Test, il temuto Pressure e anche le prove in esterna. 

 

UNA GARA VERA - La cucina è la stessa di Masterchef 'senior', seppure le prime presentazioni delle dispense saranno particolari e molto colorate: una torta gigante, un enorme banco del pesce e delle bancarelle tipiche dei mercati di tutto il mondo. Gli autori del programma hanno tenuto conto dell'età dei partecipanti e hanno preso alcuni accorgimenti: l'eliminazione non sarà mai singola, ma sempre in coppia, a tutti verrà rialsciato un attestato di partecipazione e nelle prime puntate ci saranno anche i genitori in studio. Nils Hartmann (il direttore produzioni originali Sky Italia) ha spiegato: "Gli autori sono stati molto bravi, come i nostri chef giudici, a dare un’atmosfera di giocosità. Ma la gara rimane una gara. L’eliminazione non è mai stata singola ma sempre doppia con tanto di attestato al merito. Con gli autori abbiamo creato degli elementi di gioco, dicevo, ma è stata una gara vera".

 

GLI OSPITI- Grande attesa poi per gli ospiti: al momento si sa che parteciperà al programma lo chef stellato Pietro Leemann, maestro indiscusso della cucina vegetariana, che insegnerà come rendere squisita la verdura, tra gli ingredienti solitamente meno amati dai bambin. Nel corso delle registrazioni, sono stati poi 'salvati' 350 kg di prodotti alimentari, che sono stati destinati all'Opera Cardinal Ferrari di Milano, grazie alla collaborazione con Last Minute Market, societa' spin-off dell'Universita' di Bologna impegnata a ridurre gli sprechi.

 

LIDIA BASTIANICH - Soddisfatti i tre giudici. Lidia Bastianich racconta: "Sono stupita dall’abilità di questi ragazzi in cucina. Nei miei show in America i bambini vengono e cuciniamo insieme, ma questi di Junior Masterchef erano veramente bravi. C’era competizione durante la gara, ma alla fine andavano tutti a giocare insieme. È stato bello vedere anche il legame con i genitori. Chiedevo: “Ma chi te l’ha insegnato questo?” e le risposte erano "la nonna, la mamma e molte volte anche il papà". La Bastianich conclude: "Il successo di uno chef è vedere qualcuno contento dopo aver mangiato i nostri piatti e poi,  cucinare per un'altra persona è un modo di esprimere affetto".

 

BRUNO BARBIERI - Lo chef bolognese Bruno Barbieri, che arriva direttamente da Masterchef 'senior', ci tiene a sottolineare la differenza tra i due programmi: "Quelli di Masterchef a volte vogliono essere già personaggi televisivi: aspettano le telecamere, sanno cosa dire e come rispondere in ogni momento. Questa malizia non appartiene proprio ai ragazzi che vedrete in gara a Junior MasterChef e che desiderano solo vincere". E, sorridendo, aggiunge un'altra differenza: "Lavorare con Lidia ed Alessandro è stato più facile (a Masterchef era insieme a carlo Craccoe  Joe Bastianich ndr)". Poi confida: "Mi sono rivisto molto in Junior Masterchef. Questi ragazzini avevano una preparazione straordinaria quindi ciò significa che a casa loro i genitori erano in grado di cucinare molto bene. Avessi potuto partecipare io a un programma così a otto anni". Barbieri ringrazia gli autori: "Hanno fatto un grande lavoro di costruzione del telaio, poi noi ci abbiamo messo del nostro, naturalmente. È stato molto duro il momento in cui ho dovuto fare la prima eliminazione, avevo proprio un nodo in gola davanti a quella ragazzina". Lo chef precisa infine che un po’ di quella “cattiveria” che ha reso di successo MasterChef, ci sarà comunque: "Attenzione, quando c’era l’errore, c’era l’errore, poche storie. Quindi non è un programma per bambini, è un programma anche duro da questo punto di vista". Perciò, sentiremo che da 'mappazzone' si passerà a 'mappazoncino'

 

ALESSANDRO BORGHESE - Anche Alessandro Borhese è rimasto sorpreso dalla bravura dei ragazzi: "Sono preparatissimi, sono appassionati veri perché cresciuti durante il boom gastronomico e vogliono fare i cuochi, non solo apparire. Sono cersciuti facendo la pasta all'uovo la domenica. Conoscono le materie prime e come impiattare, vogliono sapere cosa ne pensiamo noi dei loro piatti e cercano di prepararli al meglio sotto ogni aspetto". Borhese ci tiene a dire che "i bambini sono stati selezionati semplicemente sul gusto, sull’estetica dei piatti che ci proponevano. Non sono mica figli di persone che lavorano nella ristorazione. Per tanti che mangiano in modo poco sano, ce ne sono altrettanti che fanno la pasta con la nonna. Questi bambini hanno questa base e invece di essere appassionati delle figurine dei calciatori, sono appassionati delle figurine degli chef. Ma…ci sono le figurine degli chef?" E conclude: "Noi potevamo dare dei tips, ma loro erano bravissimi nella scelta degli ingredienti e delle dosi. In tanti hanno provato, sperimentato, e ce l’hanno fatta oppure hanno avuto delusioni. Noi eravamo lì per giudicarli e farli crescere, e l’abbiamo fatto".

di Marion Guglielmetti