Milano, 10 marzo 2014 - I microfoni sono già caldi: mercoledì 12 marzo su Rai2 parte la seconda edizione di "The Voice". L'obiettivo? Scovare la voce top del 2014. La nuova stagione parte con tante conferme e qualche (significativa) novità. La più importante è quella che si cela tra le ormai mitiche poltrone girevoli dei quattro coach: al posto di Riccardo Cocciante (che l'anno scorso aveva assestato il colpo del  knock out con l'ugola d'oro Elhaida Dani, vincitrice della trasmissione) ecco spuntare J Ax, alias Alessandro Aleotti pioniere del rap in Italia insieme a Dj Jad (i leggendari Articolo 31). Confermatissimi gli altri tre "allenatori": Raffaella Carrà, Noemi e Pierò Pelù. Al timone del programma un tandem inedito: Federico Russo (che sotituisce l'attore Fabio Troiano) e la V-Reporter Valentina Correani, la wonder woman del web, che si occuperà di "tenere a bada" i social e non solo (le interviste IL VIDEO).

J AX, IL RE DEL RAP - Berretto in testa e pizzetto di rigore, J Ax è la grande novità dell'edizione 2014. "Sono contento perché mi stanno coccolando (gli altri coach, ndr) e perché mi sono subito sentito a casa - spiega il coach milanese-. Il rap è importante dalla metà degli anni Novanta, semplicemente la tv e un certo tipo di stampa non se ne erano accorti. Non bisogna fare una parodia del rap e io sono qui proprio per questo: per la sua credibilità". E qualcosa in effetti si sta muovendo. Una prova? "La vittoria di Rocco Hunt a Sanremo - dice J Ax - E' un vero rapper, uno che sa cos'è il rap". Il milanese garantisce, "dirò quello che penso", senza peli sulla lingua. "Lo show inzia e finisce. Quando scendi dal palco devi sapere di aver spaccato. C'è gente che pagherebbe per avere due minuti in tv per mostrare cosa sa fare. Questo è quello che conta: la gente, la rete". Un duro dal cuore d'oro, che non trattiene l'emozione quando l'esibizione è particolarmente coinvolgente: "Non c'è nulla da vergognarsi, la musica è anche questo".

TUTTI PAZZI PER RAFFAELLA- Da pochi giorni è approdata su Twitter mandando in estasi i fan col suo primo cinguettio, la regina indiscussa della tv italiana è pronta a dar battaglia in un'edizione che si preannuncia più social che mai. Un po' coach, un po' mamma chioccia, la Carrà nazionale racconta le emozioni di questo (secondo) debutto. "Sento ancora i ragazzi della passata edizione- dice - specialmente la mia Veronica De Simone, che è stata nelle scorse settimane a Sanremo. E' una grande interprete, ma non le hanno ancora dato il pezzo giusto".  E i nuovi concorrenti? "Il livello è alto, i ragazzi che arrivano a The Voice sono già preparati. L'importante è tenere a mente che si tratta di un punto di partenza, non di arrivo. Quello dei coach è un compito duro: abbiamo 90 secondi per giudicare una voce. Quando scegliamo sappiamo di chiudere una porta in faccia a a qualcuno. Per questo cerchiamo di dire no con educazione, non c'entra il buonismo". E a chi le chiede il segreto per il successo, Raffaella snocciola le sue "Tre P":  Personalità, "Pancia" (intesa come emozione ed empatia) e Pezzo.

DA LONDRA A THE VOICE PASSANDO PER SANREMO: NOEMI, LA TOSTA - Fresca di Sanremo e nuovo album ("Made in London", al centro del tour che farà tappa a Milano in aprile),  Noemi quest'anno è, a detta degli stessi colleghi coach, particolarmente combattiva. "La prima edizione è stata di rodaggio, quest'anno abbiamo in mano le carte per giocare sul serio. Il talent fa parte di un percorso artistico ma una stella brilla sempre di luce propria. La regola è mettersi alla prova e non avere paura di essere se stessi". Noemi è felice dell'arrivo di J Ax: "R&B, hip hop e rap sono diventati molto importanti e sono felice che ci sia anche lui". Come sarà il suo rapporto con i concorrenti? "Quest'anno sarò sicuramente più diretta con i ragazzi - spiega -. Mi rivedo in tutti loro, nelle loro storie c'è anche un pezzo di me".

PELU', L'ANIMA ROCK DEL PROGRAMMA - Il vulcanico rocker toscano ("quest'anno salta sempre sulla poltrona al primo accenno di rock", spiega divertita la compagna di banco Raffaella Carrà) si sente un esordiente: "Quest'anno è come se fosse tutto nuovo - dice con la solita grinta e l'immancabile mise di pelle -. L'ingresso del nuovo coach cambia tutto. E' un gioco ma imprevedibile, non guarda in faccia a nessuno. Lo dico facendo il verso alla fase delle Blind: in questo programma la faccia conta poco, guardiamo l'anima". Un gioco ma anche una competizione: "Io lo vivo non come un talent o un reality ma come un programma musicale. E' un programma che ti spiazza, dalle emozioni forti". Dal 5 aprile sarà impegnato con un "Rock. Identikit", sul palco anche l'ex concorrente di The Voice Francesco Guasti. 

FEDERICO RUSSO: DALL'ALTRA PARTE DELLA BARRICATA  - Federico Russo: ovvero un uomo dall'altra parte della telecamera. Russo è un presentatore radiofonico e  conduttore televisivo ma è stato anche dall'altra parte della barricata: nel 2002 ha partecipato a uno dei primi talent musicali prodotti in Italia, "Operazione Trionfo". "Da amante della musica abbiamo origliato i concorrenti, vi garantisco che ci sono dei talenti formidabili: ci sono sei o sette "prodotti" già pronti per essere lanciati - dice il presentatore fiorentino -. Ho seguito la precedente edizione e visto alcune di quelle presenti all'estero. Quando mi hanno chiamato ho fatto un salto tipo Van Basten". Una soddisfazione, ma anche una grande sfida. "I miei mi hanno chiesto "Ma ti ha chiamato la Carrà?""- scherza -. Sono entusiasta. I coach sono perfetti: personalità diverse ma tutte forti. Twitter? Le critiche fanno parte dei pro e dei contro dei social. Cercherò di dar loro il giusto peso, sono curioso di scoprire le reazioni del web". Una cosa è certa, la grinta non manca: "#TheVoice diventerà trend topic". 

IL MECCANISMO DEL PROGRAMMA - Si parte con la fase delle "Blind autidion" (cinque puntate): nelle audizioni al buio, il cantante in gara entra in scena, vede le quattro sedie di spalle e inizia a cantare. Il coach ascolta, se vuole scegliere quel cantante schiaccia il pulsante “I WANT YOU” e di colpo la sedia si gira. Se nessuno dei coach fa girare la sedia, il cantante lascia il programma. Se più coach decidono di girarsi è il cantante in gara a scegliere con quale coach gareggiare e ai coach non resta che battersi per farsi scegliere.

Seconda fase: "Battle" (ovvero: battaglia). Sono le due puntate durante le quali ogni coach fa esibire sulla stessa canzone due artisti della propria squadra, durante un vero e proprio “duello”. Al termine il coach dovrà scegliere chi passerà il turno. Grande novità di questa edizione è l’opzione “Steal”: il cantante eliminato in questa fase da un coach potrà essere recuperato da un altro coach e inserito nella sua squadra. Ogni coach potrà sfruttare questa possibilità solo due volte nel corso di questa fase.

Si passa poi al "Knockout” (2 puntate): l’inedito step che precede la fase finale e vede due concorrenti della stessa squadra sfidarsi su due brani diversi. Al termine del confronto, il coach eliminerà un partecipante che, questa volta, non avrà possibilità di essere ripescato.

Dulcis in fundo il "Live show" (5 puntate): i finalisti di ogni squadra si esibiscono singolarmente, ma anche con il proprio coach e grandi ospiti nazionali e internazionali. Ogni coach valuterà i propri cantanti, ma al loro voto si unirà la preferenza del pubblico da casa, fino all’ultima puntata in cui le sorti delle Voci in gara verranno decretate unicamente dalla “Voce” dei telespettatori.  In ballo un premio che fa gola a molti: il vincitore di “The Voice of Italy” si aggiudicherà un contratto discografico con Universal Music.

di Cecilia Daniele