Milano, 19 febbraio 2014 - Almo, Eleonora, Enrica, Federico, Rachida e Salvatore.  Chi sarà il prossimo Masterchef? E' iniziato il conto alla rovescia per il gran finale della terza edizione del cooking show più famoso d'Italia. A darsi battaglia nella puntata in onda giovedì 20 febbraio su Sky Uno HD, che porta dritti verso la semifinale, sono rimasti solo in sei. E mentre si consuma la sfida che portera' all'elezione del nuovo campione, si aprono i casting per partecipare alla quarta edizione del programma cult. Tutti coloro che sognano di indossare il grembiule piu' ambito d'Italia possono compilare il form d'iscrizione sul sito: masterchef.sky.it/casting.

Nella puntata in onda domani la strada verso il titolo si fa sempre piu' complicata e ricca di sorprese e gli  aspiranti Masterchef dovranno misurarsi con una Mystery box molto particolare: creare una ricetta servendosi esclusivamente degli ingredienti contenuti in altrettanti frigoriferi tematici messi a loro disposizione. Tra loro, solo uno si meritera' le lodi dei giudici Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich e un prezioso vantaggio nella prova successiva. Infatti, il migliore, ricevera' i consigli dell'ospite dell'Invention test, lo chef Cristina Bowerman - direttore del rinomato "Glass" di Roma e unica donna ad aver ricevuto una stella Michelin nel 2010 - per ricreare alla perfezione una delle sue ricette.

A seguire prova in esterna a Pollenzo, in provincia di Cuneo, alll'Universita' degli Studi di Scienze Gastronomiche, la prestigiosa accademia nata per volonta' del fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Qui, i talenti rimasti in gara saranno giudicati da alcuni tra i piu' autorevoli esperti del mondo della gastronomia. Se da una parte la squadra vincitrice vedra' sempre piu' vicino il traguardo della finale, dall'altra quella perdente dovra' affrontare l'ennesimo rischioso Pressure test. Chi dovrà togliersi il grembiule e lasciare la cucina?

Almo ha pubblicato sui social una fotografia in cui indica una scritta: “Porterò a Bari il titolo di Masterchef”. La scritta riporta la data del 14 Febbraio 2014: una promessa ai suoi concittadini o la consapevolezza di essere uno dei finalisti del talent show? Di sicuro non dovrà sottovalutare Federico. Il medico di Torino è molto creativo e azzarda in quasi tutti i suoi piatti. La sua 'cucina del futuro' riesce sempre ad incantare i giudici. Unico scettico è Bastianich, che vede i suoi piatti troppa arte e poca cucina. Federico, invece, è alle prese con Enrica: fa di tutto per metterla in difficoltà. E ci riesce mettendola sotto pressione. La fiorentina, poi, non ha più Alberto, eliminato nell'ultima puntata, con il quale si era creata una bella amicizia. Era diventata la sua 'paperina' e sapeva di poter sempre contare su di lui: non l'avrebbe mai tradita. Al contrario del giovane torinese. Inizialmente tra i due ragazzi era nato un rapporto positivo, ma poi il medico si è rivelato più spietato. Del resto, questa è una gara e lui ha una strategia ben precisa. Enrica, però, può ancora contare su Almo e Salvatore, i suoi 'cavalieri'. Con Eleonora il clima è sereno, mentre su Rachida nutre qualche perplessità e, a volte, fatica a sopportarla.

La bergamasca di origini marocchine, in effetti, non gode di grande simpatia all'interno del gruppo. E più va avanti nelle sfide, più la tensione nei suoi confronti aumenta. Nessuno discute sulla competitività in cucina, ma i suoi siparietti tra lacrime e ringraziamenti hanno stancato tutti, giudici compresi. Eppure è ancora in gara. L'unica che riesce a sopportarla è Eleonora, che ha capito quale atteggiamento tenere per lavorare bene con lei durante la sfida a squadre. Rachida si fa prendere molto dal panico, dalla fretta e, se attaccata, diventa quasi insopportabile. L'importante è farla sentire responsabile in un particolare ruolo e agevolarla nelle sue idee, cercando comunque di farla ragionare. In fondo, l'educazione e il buon senso sono sempre vincenti. E se si usa anche la simpatia, ancora meglio. Proprio come fa Salvatore. Il sorrentino, grazie al suo modo verace, stempera anche le situazioni di maggior tensione. Seppure si impegni al massimo nella creazione dei suoi piatti per riuscire a vincere, non c'è volta che si presenti davanti ai giudici senza il sorriso. Nessuna presa in giro, ma un modo d'essere che lo aiuta a vivere quest'esperienza al meglio.

di Marion Guglielmetti