Milano, 2 dicembre 2012 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dà buca alla Prima della Scala. E lo annuncia con una lettera indirizzata al direttore del Teatro alla Scala Daniel Barenboim. "Caro Maestro Barenboim, la Prima della Scala cade quest'anno in un momento cruciale - dal punto di vista degli impegni istituzionali che mi trattengono a Roma - per l'avvicinarsi delle scadenze conclusive della legislatura parlamentare e del mio mandato presidenziale. Sono queste le sole motivazioni della rinuncia, da parte mia, ad assistere alla rappresentazione del Lohengrin di Wagner da lei diretto. Nel ringraziare lei, il Sovrintendente e il Sindaco di Milano per l'invito rivoltomi, e nel rivolgerle i più sinceri auguri di successo, che la prego di estendere a tutta l'orchestra, agli interpreti, a quanti hanno collaborato a ogni titolo all'allestimento dello spettacolo e al personale del Teatro, desidero aggiungere un breve commento, volto a fugare arbitrarie allusioni che sono circolate circa mie presunte riserve sulla scelta dell'opera wagneriana per la inaugurazione della stagione".

"Il programma della stagione della Scala - prosegue Napolitano nella lettera - prevede, nella fase immediatamente successiva, la messa in scena di numerose opere verdiane. Ma al di là di questo dato certamente significativo, considero del tutto futile qualsiasi polemica sull'ordine di priorita' tra celebrazioni per gli anniversari wagneriani e verdiani, e piuttosto patetico il riesumare (perfino, vagamente, in chiave di antagonismi nazionali) contrapposizioni che infiammarono nella seconda meta' dell'Ottocento amatori e sostenitori dell'arte di Wagner e dell'arte di Verdi. Quei due grandissimi della musica del XIX secolo appartengono entrambi alla storia della cultura e della creativita' europea, e non possono non avere entrambi un posto d'onore nei programmi delle stagioni d'opera dei maggiori teatri italiani. Caro Maestro, ricordo ancora con emozione di aver assistito alla rappresentazione del Lohengrin la sera del 7 dicembre 1981, in un magnifico Teatro La Scala nel quale sedeva, in platea, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. L'opera torna dunque a Milano per Sant'Ambrogio dopo 30 anni: e allora, buon ritorno, buona prima! Cordialmente. Giorgio Napolitano".