Meta Rock Contest, vincono i Last Green: "Sound nato all’ultima fermata del metrò"

Una rock band “milanese doc” conquista giuria e pubblico alla Bislunga

Last Green

Last Green

Milano,  10 ottobre 2017 -  Hanno trionfato fra 12 band provenienti da tutta Italia vincendo la prima edizione del Meta Rock Contest: i Last Green hanno conquistato giuria e pubblico del concorso firmato dall’As Rugby Milano. Dopo avere affrontato in finalissima, sul palco della Bislunga, i Down The Stone, gli Endgame e i Radio Vudù, il gruppo hard-rock elettronico milanese guidato dal cantante e chitarrista Michele De Vincenzi sarà chiamato ad aprire la seconda edizione del contest. Al fianco di De Vincenzi, il chitarrista e seconda voce Federico Anghinoni, il bassista Jacopo Parmigiani e il batterista Mattia De Simone.

De Vincenzi, come nasce il vostro progetto?

«Dalle ceneri di un’esperienza precedente: io e Federico, il chitarrista, suonavamo in un altro gruppo, gli Ex Animo. Siamo cresciuti insieme ma, come in un matrimonio in cui ci si sposa troppo presto, cambiando i gusti ciascuno è andato per la sua strada. Anch’io ho preso la mia traiettoria. Sono nati così i Last Green e il primo album “Time to live”, senza compromessi. I testi non sono studiati per arrivare da qualche parte, ma sono stati scritti per puro piacere. Visti i riscontri, perpetriamo».

Perché Last Green?

«Volevamo dare una connotazione underground, suonava bene e nascondeva la nostra connotazione geografica: Last Green come l’ultima parte della linea verde del metrò. Abito a Bussero, studiavo a Gorgonzola, ho frequentato l’università a Milano. Quante ore in attesa a Cascina Gobba per cercare la coincidenza per Gessate».

Qual è il vostro cavallo di battaglia?

«Io sono molto affezionato al primo, “Stand For Nothing”, è il pezzo più carico della nostra caratteristica: mescoliamo i generi, metal, grunge, punk e l’utilizzo della basi non ci dà limiti». 

Quando avete deciso di partecipare alMeta Rock Contest?

«Ero in Grecia e vedo sulla pagina Facebook di una radio un link. Mi piaceva, mi sembrava organizzato bene, senza secondi fini. L’aneddoto curioso è che noi in realtà nella prima fase, con la votazione del pubblico sulla rete, eravamo i primi degli esclusi».

Colpo di scena.

«Sì, infatti. Non siamo molto forti sui social. Quando una band ha dato forfait siamo stati ripescati. Molti gruppi hanno un sacco di like e non veri fan che li seguono. Abbiamo fatto una buona performance, anche se non eravamo proprio al top, avevo la faringite e, per essere sportivi, io avrei votato gli Handgame. Il livello era alto, non è stata certo una vittoria facile». 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro