Jangy Leeon inaugura "L'Era della bestia": ecco il nuovo album del rapper milanese

L'artista sarà ospite della serata ‘Hip hop night’ sabato 29 luglio al Parco Experience, nell’ex Area Expo

Il rapper milanese Jangy Leeon

Il rapper milanese Jangy Leeon

Milano, 12 luglio 2017 - Inferno e paradiso convivono nell’"Era della bestia". L’ultimo disco di Jangy Leeon sancisce una sorta di alleanza inedita tra bene e male. Ma il rapper milanese riesce a farlo senza cedere a facili compromessi. La sua voce ruvida è una certezza: accompagna ognuna delle sedici tracce come uno strumento plasmato dal suono gracchiante di una puntina sul vinile e inasprito da note gravissime. Le rime tuttavia si stagliano su basi fresche, spesso guidate da un solare filo conduttore latino, fermo restando il retrogusto squisitamente hip hop che troneggia in tracce come “Ibrido” e “Roba Nostra”. Per dar vita al suo album, l’artista si è affidato a una campagna di crowdfunding su Musicraiser il cui esito ha di gran lunga superato le sue aspettative: segno tangibile della fiducia conquistata negli anni e della fame di suoni nuovi per chi ascolta.

Ormai “rappa” da metà della sua vita. Ricorda come e perché ha iniziato?

“Tutto nacque dai graffiti, una passione maturata negli anni del Liceo. All’epoca ascoltavo moltissimo hip hop, soprattutto americano: da Tupac a Wu-Tang Clan, passano per Lauryn Hill e moltissimi altri. Quando mi dedicavo principalmente al writing conobbi Truman Simbio che era molto dedito al rap. In termini di lessico aveva già un ottimo bagaglio. Fu lui a spronarmi nello scrivere testi e iniziai a rappare”.

A un certo punto ha fondato la crew milanese Mad Soul Legacy…

“Era il periodo a cavallo fra il 2006 e il 2007. Eravamo un bel gruppo di otto/nove elementi. Del nucleo originale oggi siamo rimasti solo in due ma la crew si è evoluta con nuovi ingressi”.

E proprio a Milano vi trovate al “Caveau”?

“Diciamo che il Caveau Studio è un po’ il nostro punto di riferimento. Qui abbiamo registrato e mixato sia il mio ultimo disco che quello di Dani Faiv. Tra le altre cose, infatti, io e Jack The Smoker gestiamo questo studio dove ci occupiamo anche di master e doppiaggi”.

Ci eravamo lasciati con “Stato Brado” ma l’immaginario “selvaggio” ritorna anche nel suo ultimo album. Come mai un titolo così forte: “L’era della bestia”?

“La frase appartiene a una mia vecchia rima contenuta in un album precedente. Ho scelto un titolo simile perché volevo rimandare a qualcosa che fosse ‘epico’. Soprattutto volevo che rappresentasse appieno ciò che intendo trasmettere con la mia musica un po’ ruvida”.

Come mai ha scelto la via del crowdfunding per produrre il disco?

“L’ho fatto per non dover appoggiarmi ad altri, per restare indipendente, fuori dal gioco della discografia. Al tempo stesso sono riuscito a racimolare del capitale da reinvestire nella musica. Quella con Musicraiser è stata una bella sfida che mi ha consentito di produrre il disco ma anche di allargare la mia utenza”.

Un capitolo a parte lo meriterebbero le sonorità. Ogni singola nota ha una collocazione ben precisa ma, al classico sound hip hop, affianca anche strumenti inediti, come i fiati in “Bodas De Oro” che rimbalzano fra uno scratch e l’altro…

“In effetti il disco ha una base di hip hop classico ma che ho cercato di rivisitare in chiave moderna, aprendomi a certi suoni dal filone latino. Si tratta di sonorità che prospettano a un immaginario festivo e divertente, qualcosa di alternativo rispetto alla solita tiritera dritta.

Ma spesso capita che una base "solare" come “Playa Pimps” o “Hijo De Puta” si scontri con la durezza delle punchelines. È un effetto voluto?

“Direi proprio di sì. Questo alternarsi di registri è utile anche a tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore in modo da non annoiare mai, quasi a voler stupire dando il quadro di una situazione ipotetica”.

Le collaborazioni sono tantissime: Dani faiv, Axos, Nex Cassel, Mistaman, Nerone, Jack the Smoker, solo per citarne alcune. Come nascono i featuring?

“Direi in maniera del tutto spontanea. Con ognuno degli artisti in questione ho un contatto diretto di amicizia o comunque di stima reciproca. Alcune collaborazioni sono state concepite in maniera quasi improvvisa, come quella con Axos. Con Nex Cassel, ad esempio, avevo in mente da tempo di coinvolgerlo nel progetto perché apprezzo molto la sua musica e il suo stile”.

Quando “L’era della bestia” dal vivo?

“Sabato 29 luglio al Parco Experience, nell’ex Area Expo. Sarà ospite della serata ‘Hip hop night’ organizzata da Bravo Live insieme ad altri artisti come Mondo Marcio, Dani Faiv, Jack The Smoker, Lethal V e Dj MS”.

 

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