di Mario Consani

Milano, 9 luglio 2012 - Non a Londra in Baker Street, ma in piazza San Babila. Lo Sherlock Holmes cinematografico, l’attore americano Robert Downey junior, ha scelto la metropoli lombarda e non la capitale britannica per comprarsi un appartamento in centro. E quindi anche Milano avrà presto il suo divo hollywoodiano da adottare, anche per non dover più invidiare a Como e dintorni la presenza dell’affascinante George Clooney. Downey jr, 47 anni, che fra l’altro dal bel George si fece dirigere qualche anno fa in Good night and good luck, è reduce dal planetario trionfo di The Avengers e anche per questo non ha badato a spese dopo avere preferito l’Italia come meta del suo investimento immobiliare.

Fonti poco discrete del mondo dello spettacolo, rivelano che con l’aiuto della Proto Organization, agenzia che già trovò casa in Italia fra gli altri a Brad Pitt e Angiolina Jolie, Downey jr è da poco diventato proprietario di un attico in pieno centro a Milano, pagandolo una cifretta intorno ai 30 milioni di euro. Nessun refuso: 30 milioni e anche qualcosa in più, quasi quanto tre stipendi annuali di Ibrahimovic, a conferma che quello del mattone non è esattamente un mercato in crisi.

Certo non si tratta di un bilocale, per quanto con vista Duomo. Sono piuttosto 350 metri quadri ripartiti in un numero non meglio precisato di stanze e, ciliegina sulla torta, un immenso terrazzo con inclusa piscina. La discreta capacità economica messa in mostra da Downey jr testimonia anche di una seconda chance che Hollywood sembra sempre offrire ai suoi figli più amati. Perché solo una decina d’anni fa, l’indimenticato interprete di un Charlie Chaplin candidato all’Oscar, ebbe una serie di disavventure giudiziarie.

Tra il 1996 e il 2001 fu infatti arrestato varie volte, come narrano le cronache, per problemi legati al consumo di stupefacenti e fu ricoverato in centri di disintossicazione, ma senza successo. Nel 1999 disse a un giudice: «Mi sento come se avessi una pistola carica nella mia bocca e il dito nel grilletto, e io adoro toccare il metallo della pistola». Una volta, a Los Angeles, si intrufolò nella casa di un vicino e sotto l’effetto di droga si addormentò in uno dei letti. Fu condannato a tre anni di libertà vigilata con obbligo di sottoporsi a test anti-droga periodici. In un paio di occasioni se ne dimenticò e finì in galera. Un’altra volta fu sorpreso mentre vagava a piedi nudi per la città non proprio lucidissimo, ma dal 2003 si è definitivamente disintossicato. Chissà se con l’acquisto della casa milanese, Downey avrà voluto anche pensare al futuro del suo primo figlio, nato quest’anno.

Dal suo entourage trapela che la passione dell’attore per l’Italia sarebbe sbocciata in occasione del suo viaggio romano dell’autunno scorso, per la presentazione del suo film più recente. Perché abbia preferito il capoluogo lombardo alla capitale resta però un mistero. Quel che sembra certo, è che nel marzo scorso Downey jr ha trascorso una breve vacanza milanese per visionare alcuni possibili appartamenti da acquistare. E alla fine non ha scelto il più piccolo.