Milano, 26 giugno 2011 - Viva la foca! Ora e sempre. Che di fronte a certe cose, vien fuori il Bombolo nascosto in ognuno di noi (Franco Lechner, pace all’anima sua).


Per i non appassionati, l’incipit non è altro che uno dei titoli cult delle commedie sexy all’italiana, da cui prende ispirazione anche la nuova mostra organizzata dall’Associazione Atelier Gluck Arte dedicata al manifesto cinematografico. Fino all’11 luglio a cura di Enrico Ercole e Piero Lessio, “W la foca” mette in esposizione 100 locandine originali dei b-movie prodotti fra gli anni Settanta e Ottanta, a volte veri capolavori disegnati a mano in equilibrio fra allusione e volgarità, comicità e (auto)ironia.

«MI GUADAGNAI la prima copertina su Sorrisi e Canzoni – ha ricordato Enrico Beruschi (nella foto), alla presentazione –, solo perché ero sotto le lenzuola con Sylvia Kristel in Letti selvaggi… Ero nuovo, mi capitava anche di vergognarmi un po’ alle proiezioni. Ma in realtà si riuscivano a fare delle cose divertenti senza spingere troppo. Fu un periodo allegro, felice». Ripescati dalla nostalgia e da un Quentin Tarantino mai così cinefilo, sexy commedie e b-movie non invecchiano grazie all’unico ingrediente che non passa mai di moda. E basta un breve elenco per farsi un’idea: Edwige Fenech, Anna Maria Rizzoli, Nadia Cassini (anche solo di spalle), Carmen Russo, Gloria Guida, Barbara Bouchet… Hanno svezzato generazioni. Con un fare scollacciato ma divertito, che rispetto alle notizie più recenti ha (quasi) dell’educande.

MA ERANO anche film di grandissimi interpreti maschili. Si pensi solo a Renzo Montagnani, attore splendido, per una vita ingabbiato nella serie b nonostante a teatro emozionasse. Uomo dalla dignità straordinaria, stakanovista della professione per coprire le spese ingentissime che richiedevano le cure del figlio gravemente malato, presso una clinica di Londra. O ancora i vari Lino Banfi, Lando Buzzanca, Alvaro Vitali, Mario Brega (Mario Brega!), Gianfranco D’Angelo, Tomas Millian o i tanti caratteristi che facevan loro da spalla. Viaggio fra ricordi e aneddoti, che pare d’esser quasi in una puntata di Stracult. E oggi sarà pure possibile scambiarsi e vendere manifesti e altre rarità cinematografiche. Sale un poco la malinconia.


Vuoi che si era tutti più giovani. Vuoi che andare al cinema aveva un altro gusto, con un’industria d’artigiani a sfornare un successo dopo l’altro. Bei tempi. Coi talenti a travestirsi da cialtroni, non il contrario...
In via Gluck 45, dalle 10 alle 18. Info: www.ateliergluckarte.org, ingresso gratuito.