Lubrano porta a teatro "Il buffo dell'opera"

Milano, 1 marzo 2017 - Da oltre sei anni è tornato al suo primo amore, la lirica. Antonio Lubrano, 85 anni, noto al grande pubblico per la fortunata trasmissione di inchiesta "Mi manda Lubrano", oggi approda al Teatro Gerolamo di Milano con lo spettacolo "Il buffo dell'opera" (ieri la prima milanese dello spettacolo). Un ritorno al primo amore, sbocciato nel 1950 al San Carlo di Napoli, quando il popolare giornalista e conduttore televisivo, rimase folgorato da I Pagliacci di Beniamino Gigli. "Non è vero che la gente ha una sorta di timore reverenziale per un genere musicale, piuttosto ha bisogno di essere accompagnata per mano in un percorso". Così Lubrano spiega il successo che dal 2011 accompagna il suo spettacolo, che già nel titolo "Il buffo dell'opera", capovolge un apprezzato genere settecentesco, l'opera buffa nata a Napoli.

"La mia è un'operazione apparentemente semplice" spiega Lubrano. Ma ben congegnata. E riuscita, a guardare i risultati: oltre sei anni di successi in giro per i teatri di tutta Italia. "Ho cercato di portare a teatro lo stile colloquiale della tv - spiega il conduttore, che è voce narrante sul palco -, con l'indubbio vantaggio che qui gli spettatori sono più attenti e consapevoli. Il buffo dell'opera è un concerto di arie della lirica, unite dal comune denominatore di una presentazione curiosa e insolita. Ho scovato infatti quegli episodi divertenti, piccoli incidenti o disastri che capitano quando si mette in scena un mega dramma. Dalle rivalità tra cantanti ad aneddoti che hanno come protagonisti i compositori più celebrati".

Assieme a Lubrano, sul palco, il soprano Maria Cristina Ciappi, il mezzo soprano Altea Maria Pivetta, il tenore Nicola Pamio e il baritono Filippo Rotondo. Al piano il maestro Andrea Gottfried accompagnato da un ensemble formato da viola, violino, violoncello e tromba. La regia è firmata da Alberto Messaggi. "Torno a parlare di lirica a distanza di parecchi anni dal programma "All'Opera", in onda su Rai1 dal 1999 al 2004 in seconda e terza serata – ricorda Lubrano -. Quell'esperimento ebbe straordinario successo, tanto che in una sola puntata raggiungevamo un pubblico di circa 500-600mila spettatori, pari a quello che fa l'Arena di Verona in una intera stagione". La soddisfazione più grande? "Vedere la gente ridere e seguire divertita uno spettacolo lungo un'ora e 40 minuti, com'è successo ieri con una platea gremita". Stasera si replica.