Milano, 1 settembre 2015 - Espugnato dalla Polizia locale il "fortino" di via Adriano 60, l'ex scuola che sta passando di proprietà dall'Aler al comune di Milano e che era rifugio di rapinatori e spacciatori. E' successo lunedì 31 agosto: i vigili hanno sorpreso alcune persone che dormivano in condizioni igieniche decisamente allo sbando. Immondizia ovunque, escrementi sui pavimenti, grossi topi. All'interno vivevano soprattutto rom, ma anche immigrati nordafricani e perfino donne dell'est che lavorano come badanti nella zona. Dopo lo sgombero, sono stati chiusi tutti i varchi, da quello di via Adriano a quello nascosto tra gli orti del quartiere. Non si è trattato però del primo sgombero. Soltanto nel 2015 ne erano stati effettuati altri due. Ora la polizia locale effettuerà presidi fissi per evitare rioccupazioni dello stabile. Il Comune di Milano ha rilevato l'edificio: Metropolitana Milanese lo demolirà e poi ripulirà tutto. Nell'area, dovrebbero sorgere due scuole, case, spazi commerciali e un parco.
"Una storia dove Regione Lombardia, Aler, amministrazioni comunali precedenti hanno alimentato il degrado per 15 anni ed ora ad una svolta". Così l'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli commenta sulla sua pagina Facebook lo sgombero di ieri nella ex scuola di via Adriano 60. "Il Comune di Milano ha acquistato l'area e l'ha sgomberata per poterla vigilare, demolire, bonificare e poi riqualificare. L'area - spiega Granelli - era della Regione Lombardia, non più utilizzata, abbandonata e degradata da circa 15 anni, poi venduta ad Aler nel 2010, poi su impulso della Giunta Pisapia il 2 gennaio 2012 è stato pubblicato l'accordo di programma con il quale Aler doveva bonificare, demolire e riqualificare. Ma fatta l'indagine ambientale, ricevuta l'autorizzazione dal Comune a bonificare nel novembre 2013 (costo 1,5 milioni di euro), ha aspettato un anno e poi in risposta ai solleciti del Comune, nel novembre 2014 ha fatto ricorso contro il Comune di Milano asserendo di non essere responsabile dell'inquinamento e quindi rifiutandosi di bonificare".
E prosegue: "Nuovo stallo. Così si è ricominciato da capo, dopo quasi 3 anni di attesa e abbandono di Aler, e solo grazie all'impegno del Comune si è ricominciato. Il Comune decide di acquistare l'area e sostituirsi ad Aler, approvando in Consiglio comunale il 14 maggio 2015 la permuta per acquistare l'area cedendo ad Aler 710 unità immobiliari costruite su proprietà del Comune (valore 10 milioni di euro), decide di fare la bonifica dividendosi le spese con la Regione (750.000 euro a testa), impegnandosi a demolire (5 milioni di euro) e poi a riavviare la riqualificazione con scuole e verde. Una storia dove Regione Lombardia, Aler, amministrazioni comunali precedenti hanno alimentato il degrado per 15 anni ed ora ad una svolta. Nell'immediato Polizia Locale vigilerà sull'area e il Nuir rinforzerà la recinzione: già ieri sera i vigili hanno bloccato 4 persone che tentavano di reinsediarsi. Grazie ai cittadini e al Consiglio di Zona 2 che ci hanno spronato e ci accompagnano, a Polizia Locale, Nuir, Amsa, Settore Urbanistica che lavorano senza sosta all'obiettivo, ai miei ex colleghi che hanno tenacemente voluto e lavorato per il quartiere Adriano, Maria Grazia Guida prima e poi soprattutto Ada Lucia De Cesaris, e al collega di oggi Alessandro Balducci nuovo assessore all'Urbanistica con cui stiamo lavorando gomito a gomito. Grazie e speriamo di dare al quartiere dopo anni di abbandono un futuro diverso".
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