La disfida dell’acqua per Expo: il verdetto arriva insieme all’apertura

Se non si innalza il livello del Verbano, i contadini rischiano la siccità. Entro fine aprile il provvedimento provvisorio, a fine maggio la sentenza definitiva

E’ stato riempito di acqua il canale che circonda l’intera area espositiva di Expo 2015 a Milano, 18 febbraio 2015. Il ‘corso d’acqua’ artificiale è lungo oltre 6 chilometri. L’acqua è uno degli elementi vitali per ‘nutrire il pianeta’, tema dell’Esposizione universale in programma a Milano. ANSA/UFFICIO STAMPA EXPO 2015 +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING; NO TV +++MILANO ARCHIVIO EXPO PROGETTI RENDERING CON LE VIE DELL ACQUA EXPO 2015 FOTO NEWPRESS

E’ stato riempito di acqua il canale che circonda l’intera area espositiva di Expo 2015 a Milano, 18 febbraio 2015. Il ‘corso d’acqua’ artificiale è lungo oltre 6 chilometri. L’acqua è uno degli elementi vitali per ‘nutrire il pianeta’, tema dell’Esposizione universale in programma a Milano. ANSA/UFFICIO STAMPA EXPO 2015 +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING; NO TV +++MILANO ARCHIVIO EXPO PROGETTI RENDERING CON LE VIE DELL ACQUA EXPO 2015 FOTO NEWPRESS

Milano, 29 marzo 2015 - Il verdetto vero e proprio arriverà solo dopo l’inaugurazione di Expo, a fine maggio. Nel frattempo, per stabilire quanta acqua deve stare nel bacino del lago Maggiore, che attraverso il Ticino e il canale Villoresi è il serbatoio delle rogge, dei laghi artificiali, degli impianti di refrigerazione e di condizionamento dell’Esposizione universale, i giudici del Tribunale delle acque pubbliche di Roma potranno decidere per un provvedimento temporaneo. Comunque, non si pronunceranno prima della fine di aprile. A ridosso dell’apertura della manifestazione. E con il rischio che il diktat non basti a mettere al riparo l’evento, ma soprattutto le settemila imprese agricole che si riforniscono dal Ticino, dalle conseguenze di un’estate che si preannuncia torrida.

Le parti in causa sono il parco del Ticino e il ministero dell’Ambiente. Da mesi il primo ente ha fatto presente al secondo che, continuando a mantenere come ora il livello del lago Maggiore a un metro sopra lo zero idrometrico (sotto cui si va in secca), non ci saranno sufficienti scorte d’acqua per l’estate. E se questa dovesse minacciare siccità, i gestori del Ticino si troverebbero davanti a un bivio: chi abbeverare prima, i contadini della zona o l’Expo? I primi possono esigerla in virtù dei contratti con i consorzi irrigui, ma Metropolitana milanese (società di ingegneria coinvolta nell’Esposizione) si è fatta firmare garanzie dal Villoresi per le forniture idriche al sito di Rho-Pero.

Il parco del Ticino ha perciò proposto di innalzare di mezzo metro il livello del lago, ma i poteri sono in capo al ministero dell’Ambiente, che si è trincerato dietro a una convenzione del 1940 con la Svizzera. Risultato: si è finiti davanti a un giudice. Dato che la sentenza arriverà il 27 maggio, gli avvocati del parco del Ticino hanno proposto una sospensiva per accelerare i tempi. Non se ne parla prima della fine di aprile. E dire che, per essere sicuri di avere acqua a sufficienza, spiega il vicepresidente del parco, Luigi Duse, si sarebbe dovuto iniziare ad accumularla «il 15 marzo».

luca.zorloni@ilgiorno.net Twitter: @Luke_like

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