Scuola, in pensione il provveditore Francesco De Sanctis. Nuovi vertici anche nei licei storici

Francesco De Sanctis non è più direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale lombardo. Storici licei come Berchet, Parini, Manzoni e Agnesi dicono addio a presidi storici di Luca Salvi

Scuola (Foto di repertorio)

Scuola (Foto di repertorio)

Milano, 31 luglio 2014 - Giro di vite nella scuola milanese e lombarda. Francesco de Sanctis da due giorni non è più direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale lombardo e dal primo settembre andrà in pensione. Storici licei come Berchet, Parini, Manzoni e Agnesi dicono addio a presidi storici. Da Roma hanno confermato il «niet» a eventuali proroghe. Si aspetta ora che il ministero dell’Economia (Mef) autorizzi l’assunzione di tutti i candidati idonei del concorso presidi. Altrimenti, 164 scuole lombarde andranno in reggenza. Due giorni fa tutti i direttori generali delle direzioni scolastiche regionali sono decaduti per effetto del nuovo regolamento di organizzazione del ministero dell’Istruzione (Miur). Tra questi anche Francesco de Sanctis che per limiti di età a settembre andrà in pensione.

«Voglio ringraziare tutto il personale della direzione - afferma - e dei provveditorati, in particolare quello di Milano. Sarebbe stato interessante portare a termine i progetti per l’Expo, ma lascio al mio successore una scuola modello e di eccellenza». Al momento l’Usr è retto dal vicario, Luciana Volta. Storici licei milanesi cambiano preside dopo anni. Al Parini se ne va Carlo Arrigo Pedretti e arriva Giuseppe Soddu, dal Cremona; all’Agnesi lascia Giovanni Gaglio. Al suo posto, Giuseppe Vincolo, dal Molinari. Luisa Francesca Amantia, proveniente dalla Sicilia, sostituisce Maria Concetta Guerrera al Leonardo da Vinci. Al Brera Emilia Ametrano, dal Marelli-Dudovich, subentra a Carla Maria Arienti. Vanno in pensione anche Innocente Pessina, del Berchet, e Luigi Barbarino, del liceo classico Manzoni. Per ora senza sostituti.

Tra i trasferimenti, l’ex dirigente dell’Istituto Barozzi, Crocetta Calabrese, passa al Circolo didattico Greppi III di San Donato. Per 38 dirigenti lombardi prossimi alla pensione, che avevano chiesto la proroga, non c’è stato nulla da fare. Come confermato da una nota dal capo dipartimento del Miur, Luciano Chiappetta, il decreto Renzi sulla P.A. parla chiaro: niente trattenimento in servizio oltre i limiti di età.

Molti degli interessati storcono il naso. Per Pedretti, «non si possono cambiare le regole in corso d’opera. Ci hanno avvertito a fine anno scolastico. Non c’è neanche il tempo per un passaggio di consegne. Questa non è una riforma, ma un’operazione ridicola e negativa». Secondo Gaglio, «all’improvviso vengono interrotti progetti di vita e istituto che tutti noi avevamo avviato per il prossimo anno. Mi sa che hanno ragione quelli che dicono che il vero obiettivo non sia mandare in pensione un centinaio di presidi e docenti ma mettere le mani sulle nomine degli alti dirigenti della P.A.». Al momento le scuole senza vertice sono circa 164, un terzo a Milano (tra le quali Berchet e Manzoni). Gli uffici di via Pola contano sul via libera dal Mef per continuare lo scorrimento della graduatoria dei candidati idonei del concorsone.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro