Martedì 23 Aprile 2024

La scuola 2.0 per ora è una promessa. Nessuno ha visto fibra né wi-fi

Trenta istituti dovevano essere cablati già entro la fine di dicembre di Luca Salvi

Un tablet (Newpress)

Un tablet (Newpress)

Milano, 31 gennaio 2015 - Per le scuole elementari e medie milanesi doveva essere la rivoluzione informatica. Dopo una prima sperimentazione già avviata, è previsto «un piano di cablatura e copertura wi-fi» in tutta la «città. Si parte con 30 istituti entro dicembre sino ad arrivare a 250 in due anni», per un investimento di 400mila euro. Questo l’annuncio del Comune lo scorso 1° ottobre. Tre mesi dopo, del progetto non c’è traccia. «Dall’assessorato nessuna risposta», commentano laconicamente i presidi interpellati.

«Scuola2.0 – La scuola digitale a Milano!» si chiama l’iniziativa lanciata dall’assessore all’Educazione Francesco Cappelli: entro Natale trenta scuole dovevano essere cablate e dotate di rete senza fili per introdurre laboratori di informatica e la connessione in ogni aula, un migliore supporto alle politiche di integrazione e sostegno e linea diretta con Palazzo Marino. Con un risparmio di circa mille euro a istituto poiché il servizio sarebbe stato garantito dalla rete Campus del Comune e non da costosi abbonamenti con provider esterni.

Già a metà ottobre erano state individuate le scuole, divise equamente per zona, pronte a ospitare l’iniziativa già partita sperimentalmente in altri tre istituti: l’Ite Manzoni, le medie di via Scialoja e via De Rossi. Ma a tutt’oggi il progetto sembra rimasto al palo. Alle scuole del Parco Trotter (dove Cappelli è stato dirigente per tanti anni) il preside Mario Uboldi lamenta di «non avere saputo più nulla dagli uffici comunali. Eppure, dopo il sopralluogo dei tecnici qualche mese fa, eravamo stati selezionati tra i primi per avere il wireless nei nostri padiglioni».

All'istituto Giusti-D’Assisi il dirigente Roberto Bellini ha chiamato gli uffici, «ma siamo al punto zero. Non sanno dirci la tempistica». Nessuna news anche per il prestigioso istituto comprensivo Spiga. «Il progetto ci consentirebbe un risparmio sui costi di connessione – spiega la dirigente Armida Sabbadini – e l’introduzione di laboratori informatici anche alle elementari, dopo le medie. Le nostre scuole sono già cablate e abbiamo un computer in ogni classe. Siamo già 2.0, ma, per ora, a nostre spese».

«Non abbiamo più avuto informazioni», è il leitmotiv che viene dall’elementare di via Polesine, dalla primaria di piazza Sicilia, dall’istituto comprensivo di via Narcisi, dalla scuola Lombardo Radice di via Paravia e dalla media Porta di via Moisè Loria. Qualcuno teme che il servizio possa venire sacrificato per esigenze di bilancio. All’istituto Thouar Gonzaga, invece, comunicano di «aver chiesto di portare la linea wireless alla media e non alla primaria. Ci han detto: questione di settimane». Segno che anche lì, «entro dicembre» non era partito alcunché. Dal Comune, contattato anche da Il Giorno, per ora nessuna risposta.