Scuola di cinema dedicata a Luchino Visconti, Pisapia: "Motivo per sentirsi milanesi"

Descritta come "felice intuizione del Comune", l'assessore Tajani ha sottolineato che la scuola di cinema ha raggiunto i due obiettivi: "Valorizzazione dell'impegno culturale delle Scuole e riscontri occupazionali dopo gli studi"

Il ministro Dario Franceschini alla scuola di cinema Luchino Visconti

Il ministro Dario Franceschini alla scuola di cinema Luchino Visconti

Milano, 17 marzo 2016 - Era presente anche il ministro della Cultura all'intitolazione a Luchino Visconti della Civica Scuola di Cinema in viale Fulvio Testi a Milano. "Ricordare i grandi del passato per fare un investimento sul futuro - ha raccomandato Dario Franceschini -. Abbiamo avuto grandi maestri del passato, in passato, ne abbiamo nel presente, ne vogliamo avere nel futuro. Dobbiamo ricordarci che i grandi maestri del passato lavoravano molto sui giovani, dobbiamo fare come loro". La cerimonia si è tenuta nel pomeriggio. Assieme al ministro hanno partecipato alla cerimonia il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l'assessore alle Politiche del lavoro Cristina Tajani, la presidente della zona 9 Beatrice Uguccioni, la presidente della Fondazione Milano Marilena Adamo e il direttore della scuola Laura Zagordi, oltre a numerosi studenti ed ex studenti delle civiche come la consigliera comunale Paola Bocci.

Pisapia ha sottolineato che l'intitolazione a Luchino Visconti "è un motivo in più per sentirsi tutti milanesi e tutti italiani". Il sindaco ha spiegato che per Milano "è grande orgoglio, accogliere chi ama il cinema e chi lo fa" e, rivolgendosi soprattutto ai giovani studenti, ha ricordato come l'insegnamento di Visconti: "Si può essere innovativi ma bisogna imparare e non dimenticare cio che ci hanno lasciato quelli che hanno fatto conoscere il nostro cinema in tutto il mondo".

Il ministro nel suo intervento ha sottolineato l'importanza sempre più centrale della città di Milano nella e agenda culturale del Paese e ha poi ribadito l'importanza di imparare dai maestri ma di investire sul futuro. Le scuole civiche sono un esempio come ha spiegato l'assessore Tajani ricordando i due obiettivi "raggiunti entrambi in modo piú che soddisfacente: la valorizzazione dell'impegno culturale delle Scuole e riscontri occupazionali dopo gli studi". Sempre in merito alle Scuole Civiche nel loro insieme, Adamo da presidente ha ricordato che "é stata una felice ma coraggiosa intuizione del Comune" negli scorsi anni. Oggi "ci troviamo ad affrontare difficoltá economiche e normative ma anche tante soddisfazioni". Tra cui l'intitolazione di oggi, salutata dal corpo studentesco con un breve ma incisivo reading di reazioni "tra i banchi" alla notizia del cambio nome. Al termine della cerimonia seguirà una conversazione sul patrimonio lasciato dal maestro e sulla sua "sterminata e poliedrica attività" condotta dal studioso Maurizio Porro, durante la giornata si è inoltre tenuta una sessione di studio riservata agli studenti della scuola con la proiezione della copia restaurata del capolavoro "Rocco e i suoi fratelli" introdotta da Luchino Gastel, regista e nipote di Visconti.

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