Expo, la Cgil dice no allo spettacolo del primo maggio per i lavoratori della Scala

Il sovrintendente Alexander Pereira aveva scritto a tutti i dipendenti una lettera nella quale chiedeva la loro disponibilità a rinunciare alla festa. La Cgil: "indebite pressioni individuali". Pisapia: "spero in una soluzione condivisa"

La Scala di Milano (Newpress)

La Scala di Milano (Newpress)

Milano, 22 gennaio 2015 - I delegati della Cgil del Teatro alla Scala di Milano non lavoreranno il primo maggio, giorno di inaugurazione dell’Expo 2015, quando in teatro è in programma la “prima” della Turandot, ma anche giorno della festa del lavoro. L’assemblea degli iscritti si è infatti conclusa ieri con una nota nella quale è scritto che quel giorno i delegati sindacali non lavoreranno e parteciperanno invece alla manifestazione della Cgil: “Invitiamo quindi tutti i lavoratori del Teatro ad unirsi a noi, per ribadire la dignità dei lavoratori e dei loro diritti”.

Il sovrintendente Alexander Pereira aveva scritto a tutti i dipendenti una lettera nella quale chiedeva la loro disponibilità a rinunciare alla festa. Una rischiesta accolta da buona buona parte dei lavoratori e dei sindacati. Non dalla Cgil che ha sottolineato come “i lavoratori non siano tenuti a rispondere alla lettera di richiesta di disponibilità, che è stata inviata in questi giorni dalla direzione, che diffidiamo fin da ora dal fare eventuali indebite pressioni individuali”.

La scelta delle maestranze del teatro alla Scala "è legittima, chiedo solamente un momento di riflessione, perche’ in fin dei conti va anche a loro vantaggio il fatto che ci sia una grande prima della Scala il giorno della inaugurazione di Expo”. Lo ha detto il sindaco Giuliano Pisapia, a margine del premio “Il Campione” a palazzo Marino. Per Pisapia “questo portera’ possibilita’ di nuovi posti di lavoro in prospettiva - ha proseguito - non solo per la cultura ma per tutta la citta’. Quindi pieno rispetto per una decisione pienamente legittima, pero’ una ulteriore riflessione credo sia utile e spero ci possa essere una soluzione condivisa da tutti”.