Scala, Maroni nel cda: "Regione rappresentata al massimo livello"

Il governatore entrerà a far parte del Consiglio di amministrazione: "Pisapia mi ha sollecitato a fare questa scelta". Pereira: "Il Cda del Teatro per il momento avrà nove membri"

Teatro alla Scala di Milano

Teatro alla Scala di Milano

Milano, 7 febbraio 2015 - Sarà il presidente Roberto Maroni il membro nominato dalla Regione Lombardia nel Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala. È stato lui stesso a confermarlo oggi spiegando di aver fatto questa scelta perché "durante Expo voglio che la Regione sia rappresentata al massimo livello". Di questo Maroni ha parlato con il sindaco Giuliano Pisapia, che è presidente del teatro (e intende rimanerlo anche nel nuovo Consiglio), "e lui - ha spiegato il governatore - mi ha sollecitato a fare questa scelta".

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni

Maroni si è detto “fiducioso” che il Teatro alla Scala metterà in scena la "Turandot" il 1° maggio per l’inaugurazione di Expo, nonostante le proteste di parte dei lavoratori. “Sarebbe un buon esordio - ha affermato a margine dell’evento "L’Expo delle idee" all’Hangar Bicocca -. La Scala è al primo posto nei teatri del mondo: bisogna farlo, solo noi abbiamo la Scala”. Il governatore ha anche parlato della possibilità di portare un’opera all’aeroporto di Malpensa durante i mesi dell’Esposizione universale, e non ha poi escluso che la Regione possa aumentare i contributi a favore del teatro, in modo da valorizzarlo. “Dipenderà dai progetti che saranno presentati nel cda - ha concluso -. La Scala e la Lombardia sono due eccellenze: mettendole insieme stupiremo il mondo".

Alexander Pereira (Newpress)

I MEMBRI DEL CDA -  Il Cda del Teatro alla Scala che si insedierà il prossimo 16 febbraio avrà, "per il momento" nove membri. Lo ha confermato il sovrintendente Alexander Pereira che oggi all’Hangar Bicocca ha partecipato al tavolo tematico di Expo sulla cultura. Il Consiglio uscente aveva 10 membri, il nuovo statuto prevede invece un numero di consiglieri fra 9 e 15 a condizione che siano dispari. Quindi non entreranno nuovi soci. Al momento pare quindi che a fare un passo indietro sarà la città metropolitana. «Vediamo - ha detto Pereira - sulla città metropolitana siamo in fase di risolvere la questione»

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