Mercoledì 24 Aprile 2024

Scala, il pubblico saluta Barenboim con 13 minuti di applausi

Finisce con applausi e standing ovation l'avventura come direttore musicale del teatro alla Scala di Milano per il maestro Daniel Barenboim

Daniel Barenboim

Daniel Barenboim

Milano, 23 dicembre 2014 - Daniel Barenboim ha concluso la sua avventura come direttore musicale della Scala. Un finale suggellato con tredici minuti di applausi calorosi e una standing ovation del pubblico, al termine del Fidelio di Beethoven. All'inaugurazione del 7 dicembre i minuti di applausi erano stati 9, questa volta 4 di più, senza contare quelli durante tutto lo spettacolo. Gli apprezzamenti per il maestro sono infatti iniziati prima dell'avvio dell'opera, non appena è apparso sul podio, e sono continuati anche dopo l'intervallo quando il pubblico ha accolto il direttore d'orchestra battendo non solo le mani ma anche i piedi.

L'avventura di Barenboim a Milano è iniziata nel dicembre del 2005 quando il sovrintendente Sthefane Lissner lo aveva chiamato a dirigere il Concerto di Natale con la Nona di Beethoven. Dopo quel primo concerto il rapporto con la Scala si è consolidato. Barenboim è diventato maestro scaligero e, a fine 2011, direttore musicale. Ha diretto l'inaugurazione di Sant'Ambrogio in cinque delle ultime otto stagioni, l'intero ring di Wagner, una serie di concerti importanti. Questa sera ha dato il suo addio. Dopo lo spettacolo è salito sul palco circondato da tutta l'orchestra come aveva già fatto lo scorso 7 dicembre, poi è uscito da solo salutando il pubblico con una mano sul cuore.

I festeggiamenti sono continuati in forma privata con una festa insieme a tutti i lavoratori della Scala. Nel discorso al rinfresco Barenboim ha voluto ringraziare «non solo coro e orchestra ma tutti». Se qualche problema c'è stato è stato di tipo «logistico», ma è indubbio, secondo il maestro, «il calore» di questo teatro. La speranza del sovrintendente Alexander Pereira è che il rapporto con Milano possa continuare. «Spero che tu non solo sia stato un grande per la Scala - gli ha detto - ma che lo sarai ancora». Al maestro sono anche arrivati alcuni doni: l'autografo del Til Eulenspiegel di Strauss del 1949 e una locandina/targa in argento. Dal primo gennaio si attende l'arrivo del suo successore, Riccardo Chailly.