Mialno, 18 aprile 2011 -  Un bimbo ucraino di 8 mesi, nato con una complessa malformazione congenita dell'apparato urinario (estrofia vescicale ed epispadia) che comporta una grave e devastante anomalia di tutto il basso apparato urinario (vescica ed uretra), dei genitali, della parete addominale inferiore e del bacino (diastasi dei muscoli retti e della sinfisi pubica e del bacino), è stato operato con successo, circa 2 settimane fa, alla Clinica Mangiagalli della Fondazione Ca’ Granda Policlinico dalla équipe della Unità Operativa di Urologia Pediatrica composta dai chirurghi Gianantonio Manzoni, Alfredo Berrettini e Santiago Vallasciani.

“Il bimbo – spiega Gianantonio Manzoni - non era mai stato sottoposto ad alcun intervento correttivo in precedenza e, contrariamente ai protocolli normalmente previsti, non era stato operato di chiusura della vescica estrofica nel periodo neonatale. Questo ritardo ha ulteriormente reso tecnicamente più complesso e più rischioso l'intervento attuale di ricostruzione della vescica e dell'uretra con la contemporanea correzione della epispadia peniena”.

L'intervento, durato circa 9 ore, è stato eseguito con la straordinaria collaborazione del Prof. Philip Ransley di Londra, riconosciuto universalmente come esperto numero uno dell'ambito della chirurgia ricostruttiva del complesso estrofico.

“Questa ricostruzione – aggiunge Gianantonio Manzoni - ha comportato la contemporanea collaborazione della équipe della Unità Operativa di Traumatologia d’Urgenza (Prof. Luigi Solimeno, Dr.ssa Enrica Cristini) per l’esecuzione di osteotomie del bacino e per il posizionamento di un fissatore esterno per la stabilizzazione post-operatoria. E’ stata inoltre fondamentale la complessa assistenza anestesiologica garantita dalla U.O. di Anestesia e Rianimazione Pediatrica sia durante la fase intra-operatoria che durante l’immediato periodo post-operatorio in Terapia Intensiva (Dr Edoardo Calderini, Dr.ssa Susanna Terracciano, Dr Giuseppe Sofi)”.
Il bimbo verrà seguito anche in futuro sia per la valutazione urologica che per la valutazione ortopedica e sarà necessario un ulteriore intervento tra qualche anno per il definitivo raggiungimento della continenza urinaria.

 

Nella stessa giornata, una giovane donna, nata anch’essa con una estrofia vescicale e precedentemente operata in età pediatrica dal Prof. Ransley e dal Dr Manzoni di ricostruzione vescicale (con ampliamento intestinale), è stata sottoposta dalla équipe della Clinica Ostetrico Ginecologica I (Prof. Luigi Fedele, Dr.ssa Emanuela Wally Ossola) a taglio cesareo che ha portato felicemente alla nascita del piccolo Federico. La mamma ed il piccolo neonato sono già stati dimessi e felicemente ritornati in Sicilia.

 

“Questi due significativi eventi – spiega il prof. Anna Pavan, Direttore Sanitario della Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico - confermano come la nostra Fondazione rappresenti un Centro unico di eccellenza e di competenza super-specialistica per patologie malformative estremamente complesse. La presenza di competenze multidisciplinari (diagnosi prenatale, neonatologia, urologia/nefrologia pediatrica e adulta, anestesia e rianimazione ed infine ostetricia e ginecologia) sono assolutamente indispensabili per potere garantire a questi sfortunati pazienti una eccellenza ed una continuità nella assistenza dalla nascita sino alla vita adulta”.