Milano, 21 dicembre 2010 - E' stato presentato oggi il bilancio dell’attività 2010 della Clinica ostetrico-ginecologica “Luigi Mangiagalli” della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano, che si conferma essere la più importante clinica ostetrico-ginecologica della Lombardia. Una realtà pubblica capace di far fronte a molteplici e complesse prestazioni di cura ed assistenza, garantendo standard di eccellenza riconosciuti a livello nazionale. Su circa 6.000 partorienti, una su cinque è senza marito o partner.

All’incontro hanno partecipato: l’Assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani; il Presidente della Fondazione Ca’ Granda Policlinico, Giancarlo Cesana; il Direttore Generale, Luigi Macchi; il Direttore Scientifico, Pier Mannuccio Mannucci; il Direttore Sanitario, Anna Pavan; il Direttore Medico di Presidio, Basilio Tiso; il Direttore del Dipartimento per la Salute della Donna, del Bambino e del Neonato, Luigi Fedele; il Direttore U.O. Ostetricia e Ginecologia II, Giorgio Bolis; il Direttore U.O. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Fabio Mosca.

 

6138 bambini nati (si stima che a fine anno saranno oltre 6500), di cui il 22% circa stranieri; 215 parti gemellari, 6 trigemini, 1 quadrigemino; 18 parti in media al giorno, con punte di oltre 20 parti al giorno per 133 giorni all’anno ed un picco di 33 nascite in 24 ore registrato il 6 luglio; 1440 interruzioni volontarie di gravidanza, il 99% delle quali per via chirurgica. Dati sostanzialmente in linea con quelli del 2009. Il primato della Mangiagalli, struttura pubblica all’avanguardia nella cura della donna e del neonato, non è solo quantitativo: oltre 400 parti pre-termine; 600 neonati ricoverati in terapia intensiva; oltre 1000 donne ricoverate in patologia della gravidanza; una donna al mese ricoverata per gravidanza complicata da neoplasia maligna.

Sono numeri elevati, che riflettono una realtà complessa in cui donna e neonato vengono presi in cura per tutti i loro bisogni. Compresi quelli di natura sociale: aumentano infatti le richieste da parte delle fragilità emergenti. Nel 2010 hanno partorito in Mangiagalli oltre 1300 donne sole, senza partner (circa il 22% del totale). I Servizi Soccorso Violenza Sessuale (SVS) e Domestica (SVD) hanno registrato un incremento del 60% di richieste di aiuto rispetto allo scorso anno. Al Centro di Aiuto alla Vita (CAV) si sono rivolte 1610 donne, di cui le 780 (il 48%) al primo trimestre di gestazione sono state aiutate a portare avanti la gravidanza. Inoltre, con il fondo regionale Nasko, attivo da soli 2 mesi, 103 donne hanno potuto scegliere di non interrompere la gravidanza a causa di difficoltà economiche.
 

Numeri e qualità delle prestazioni dimostrano che la Mangiagalli - in linea con l’antica tradizione della Ca’ Granda, di cui fa parte - continua a rispondere ad esigenze di cura, di ospitalità e di assistenza sociale, garantendo elevati standard nelle prestazioni, anche grazie ad una sempre aggiornata attività di ricerca direttamente finalizzata ai pazienti.

L’impegno è tangibile, anche in prospettiva. La Terapia Intensiva Neonatale, grazie all’intervento di Regione Lombardia, avrà 8 posti letto in più: un totale di 83 posti letto (comprensivi dei 60 di Patologia Neonatale) che renderanno la Neonatologia della Mangiagalli la più grande d’Europa (i lavori inizieranno a gennaio 2011 e dovrebbero terminare per Pasqua).