Venerdì 26 Aprile 2024

Il Salone del Mobile apre all’Expo: «Eventi speciali durante i sei mesi»

Il via il 14 aprile a Milano, poi lo sbarco negli Stati Uniti e in Cina

MILANO - 09/04/2014 PIAZZA DEGLI AFFARI - FUORI SALONE NOTTA BIANCA - FOTO SALERNO/NEWPRESSFOLLA Un momento del Fuori Salone

MILANO - 09/04/2014 PIAZZA DEGLI AFFARI - FUORI SALONE NOTTA BIANCA - FOTO SALERNO/NEWPRESSFOLLA Un momento del Fuori Salone

Milano, 24 gennaio 2015 - C'è chi lo considera una sorta di prova generale dell’Expo. Non solo perché così vicino, nel calendario, all’inaugurazione dell’Esposizione universale. Ma per misurare, una volta di più, la tenuta di Milano di fronte all’arrivo di 360.000 persone nell’arco di una manciata di giorni. «Con i suoi numeri, il Salone del Mobile dimostra la forza del design e della qualità del Made in Italy nel mondo. E con gli appuntamenti che animano la città di Milano, il cosiddetto Fuori Salone, conferma che un evento di successo non è mai fine a se stesso, ma trascina sempre dell’altro sulla sua scia», osserva Roberto Snaidero, presidente di Federlegnoarredo e del Salone del Mobile, la più grande rassegna del settore a livello mondiale, che quest’anno farà letteralmente da apripista all’Esposizione universale. «Senza nulla togliere al valore dei grandi temi e alla ricchezza dei Padiglioni - spiega - l’Expo sarà un successo se riuscirà a convogliare energie anche fuori dal sito espositivo».

Il Salone del Mobile ci conta?

«La nostra rassegna si tiene dal 14 al 19 aprile, cioè circa due settimane prima dall’apertura dell’Expo. Però ci stiamo attrezzando per organizzare una serie di iniziative anche a Salone chiuso, durante i sei mesi successivi. Siamo convinti che l’Expo di Milano possa avere ricadute positive nel nostro settore».

In che modo?

«Quelli del cibo, dell’acqua, della sostenibilità, fili conduttori dell’Esposizione universale, sono temi che chiamano in causa l’industria del legno, dell’arredo e della casa. Noi siamo da tempo impegnati a presentare le nostre eccellenze all’estero, su una ribalta internazionale. Expo ci darà l’occasione per farlo direttamente a Milano».

Che edizione sarà quella del Salone del Mobile?

«Questo è l’anno dell’ufficio e della luce. Ma è, soprattutto, l’anno dei grandi investimenti nell’internazionalizzazione. A febbraio presenteremo il Salone a Shanghai; nei giorni scorsi abbiamo fatto lo stesso a New York. Il mercato americano è molto appetibile. Puntiamo a portare nei prossimi mesi le nostre aziende a Dallas, Miami, San Francisco e Los Angeles».

L’export continua a crescere?

«Negli Usa, stando ai dati del 2014, almeno del 10 per cento. Il design italiano è molto apprezzato, il Salone del Mobile conosciuto. Inoltre, il governo Renzi ha stanziato 200 milioni per promuovere le eccellenze italiane. E con l’Ice ci stiamo confrontando per individuare le basi utili per far crescere il settore».

Che prospettive ci sono?

«Quest’anno contiamo di crescere globalmente del 5 per cento. Solo in Cina l’aumento del giro d’affari ha toccato il 31 per cento di incremento, pari a 300 milioni di euro di esportazioni. Soltanto due anni fa eravamo a 160 milioni. E poi c’è la Russia. Torneremo anche lì, nonostante le difficoltà del momento. Sarebbe un errore lasciare a spazio ai nostri competitor».

Nessuna speranza sul mercato interno?

«Dall’inizio della crisi abbiamo perso il 30 per cento del fatturato. Col bonus mobili, in giugno, abbiamo avuto un +0,1 per cento. Non è molto, ma non è un segno meno».