Salone del Libro, Milano è pronta al colpaccio

Attesa per lunedì la decisione degli editori sulla sede della grande manifestazione internazionale

Un'immagine del Salone del Libro di Torino

Un'immagine del Salone del Libro di Torino

Milano, 16 luglio 2016 - Dovrebbe arrivare lunedì l'ufficialità a una decisione che potrebbe rivelarsi davvero clamorosa: il Salone del Libro a Milano. L'Associazione Italiana degli Editori (Aie) si è infatti riservata tutto il weekend per valutare la nuova proposta del Comune di Torino e della Regione Piemonte per mantenere nella sede attuale una manifestazione che si svolge sotto la Mole dal lontano 1988.

Il caso è scoppiato dopo le dichiarazioni del presidente dell’Aie Federico Motta, secondo il quale Milano è già pronta a sostenere l'evento. Parole che a Torino hanno scatenato la paura di un trasloco che avrebbe tanto il sapore di una bocciatura per la città. Che le cose per il Salone del Libro a Torino andassero piuttosto male, del resto, lo si era visto anche il 12 luglio scorso quando i carabinieri hanno arrestato quattro persone accusate di aver rivelato informazioni riservate relative alla gara per la gestione del Salone 2016, 2017 e 2018. La gara, svoltasi nel 2015, era stata vinta da Gl Events, la società che possiede lo spazio fieristico del Lingotto dove il Salone si svolge dal 1992. 

Gli arresti, le parole degli editori e, infine, una "sibillina" intervista dell'assessore milanese alla Cultura Filippo Del Corno che parla di un appetibile modello meneghino. Tutto sembra indicare la via di un davvero clamoroso cambio di domicilio per l'appuntamento internazionale che richiama ogni anno circa 300mila visitatori  

Per correre ai ripari, gli assessori alla Cultura del Comune di Torino e della Regione Piemonte, Francesca Leon e Antonella Parigi, hanno inviato una proposta all'Aie nella quale viene proposto un modello condiviso tra pubblico e privato e agli editori verrebbe affidato un ruolo fondamentale nell'organizzazione della kermesse e in particolare nella gestione dei contenuti commerciali.

In attesa di vedere quale sarà la decisione - sulla quale potrebbero in seguito pesare anche azioni legali - c'è da registrare un peggioramento dei rapporti tra Milano e Torino (che condividono la rassegna di musica MiTo). "È singolare - ha detto l'assessore regionale Parigi - che con il clima di collaborazione esistente tra le due Regioni e tra le due città, l'assessore Del Corno non abbia sentito la necessità di parlarne con il presidente Chiamparino. Questa rivalità, o questa mancanza di garbo istituzionale, denota l'incapacità di fare il nostro mestiere, che è d'indirizzo e programmazione. Dovrebbero essere le due città a trovare un quadro comune". 

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