Gioco d'azzardo e salute pubblica, il Tar respinge il ricorso delle sale slot

Confermata l'ordinanza del Comune di Milano che ha introdotto fasce d'orario per lo svolgimento delle attività delle sale gioco e di funzionamento delle macchinette installate nei locali pubblici

Sala slot (foto di repertorio)

Sala slot (foto di repertorio)

Milano, 21 novembre 2014 - Il Tar della Lombardia conferma la politica del Comune di Milano per arginare i danni provocati dal gioco d'azzardo patologico. Il tribunale amministrativo ha infatti respinto quattro ricorsi contro l'ordinanza, varata lo scorso 15 ottobre, che ha introdotto specifiche fasce d'orario per lo svolgimento delle attività delle sale gioco e di funzionamento delle macchinette installate nei locali pubblici.

"Le disposizioni - si legge nelle quattro ordinanze 'gemelle' pubblicate oggi dalla prima sezione del Tar, che riprendono quanto già affermato in proposito dalla Corte costituzionale - sono finalizzate a tutelare soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, per la giovane età o perché bisognosi di cure, a prevenire forme di gioco compulsivo, e ad evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano e la quiete pubblica". Il Comune di Milano, tra i primi in Italia a prendere provvedimenti contro la ludopatia, che sempre più si sta caratterizzando come vera e propria emergenza sanitaria e sociale, vede così ribadita dal Tar Lombardia "la netta preponderanza degli interessi pubblici" di prevenzione della salute e della qualità della vita dei cittadini, "rispetto al danno economico" paventato dagli operatori del settore.

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