Saldi, al via sabato 2 luglio: spesa media di 152 euro a persona

Sconti fino al 30 agosto. FederModaMilano prevede un leggerissimo incremento nella spesa rispetto ai saldi estivi 2015: giro d'affari complessivo di 446 milioni di euro

Saldi a Milano (Newpress)

Saldi a Milano (Newpress)

Milano, 1 luglio 2016 -  Per i saldi estivi che partono sabato 2 luglio a Milano e in Lombardia (Tutte le informazioni), FederModaMilano (l’Associazione degli operatori moda, abbigliamento, pelletteria e accessori aderente alla Confcommercio milanese) prevede un leggerissimo incremento nella spesa rispetto ai saldi estivi 2015: 152 euro a persona per un valore complessivo di 446 milioni di euro. I saldi estivi – rileva FederModaMilano – rappresentano sempre un momento di richiamo per le famiglie anche in considerazione della riduzione degli acquisti nel pieno della stagione. Per questi saldi estivi Federmodamilano stima un’ampia possibilità di scelta per i consumatori con sconti medi del 30-40%.

“Questi saldi – afferma Renato Borghi, presidente di FederModaMilano – rappresentano certamente un’opportunità per i consumatori che avranno la possibilità di acquistare una gran varietà di capi di qualità di abbigliamento, scarpe, costumi da bagno a prezzi ribassati, ancora disponibili per il forte ‘invenduto’ in stagione. Per i negozi, visto anche il leggerissimo incremento stimato, sarà soprattutto l’occasione per avere un po’ di liquidità per far fronte alle scadenze con i fornitori, ma non produrranno di certo una marginalità. Un po' per il bel tempo, che è arrivato solo ora, ed un po' per un clima di fiducia che stenta a decollare, abbiamo purtroppo assistito fino ad adesso ad una situazione di stagnazione delle vendite”.

Con i saldi estivi tornano i Saldi Chiari” promossi a tutela sia del consumatore sia dell’operatore commerciale.

Carte di credito. Durante i saldi l'operatore commerciale è tenuto ad accettare il pagamento con carta di credito.

Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile ed in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/CE. Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all'atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l'operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall'emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato).

Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.

Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena.

Riparazioni. Se il costo per l'adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l'operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente. 

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