Candidati sindaco a Milano: il confronto tra Sala, Parisi e Corrado

Grande attesa per il confronto televisivo all'americana, in diretta su SkyTg24, tra i tre principali candidati sindaco di Milano: Giuseppe Sala, Stefano Parisi e Gianluca Corrado

Corrado, Parisi e Sala (Newpress)

Corrado, Parisi e Sala (Newpress)

Milano, 30 maggio 2016 - Grande attesa per il confronto televisivo all'americana, in diretta su SkyTg24, tra i tre principali candidati sindaco di Milano: Giuseppe Sala per il centrosinistra, Stefano Parisi per il centrodestra e Gianluca Corrado, candidato del Movimento 5 Stelle.

MALTEMPO - Parte con una polemica sugli effetti del maltempo, il confronto fra i tre principali candidati sindaco di Milano. Secondo Stefano Parisi, che è intervenuto per primo, "bisogna pulire i tombini, evitare che queste cose succedano per tempo" e che "un minimo di rapporto fra la qualità dall'amministrazione e quello che è successo c'è", visto che ieri il sindaco Giuliano Pisapia aveva detto di temere il diluvio. Il candidato del M5S, Gianluca Corrado, ha detto che con lui sindaco l'emergenza non ci sarebbe stata e come "si debba operare in maniera diffusa sul territorio lì dove ci sono abusi e vicende non regolari". Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra, ha sostenuto che"qui non è un tema di politica ma di saper fare le cose: ci sono 150 milioni pronti per essere investiti e mi pare che dire queste cose sia una strumentalizzazione, anche se faremo certamente di più e di meglio".

MIGRANTI - "Accoglieremo certamente" i migranti a Milano, ma "discuteremo con il Governo, ovviamente c'è un limite oltre il quale Milano va in crisi". Lo ha detto il candidato sindaco del centrosinistra Giuseppe Sala. Stefano Parisi gli ha risposto sostenendo che "l'emergenza inizia" già in questi giorni, ma proprio Sala non avrebbe voluto per motivi "politici" un incontro con il prefetto di Milano "che avevo chiesto oltre un mese fa". Secondo il candidato del M5S, Gianluca Corrado, che ha chiuso il giro di interventi sul tema, "Milano dovrà accogliere per necessità, ma in maniera ragionevole e diffusa, anche in strutture comunali dismesse", perché "non è un'emergenza ma un problema strutturale".

CAMPAGNA ELETTORALE E COSTI - Giuseppe Sala, centrosinistra, ha detto che finora in campagna elettorale ha speso "circa un milione di euro, ma probabilmente rimarremo sotto"; di aver dichiarato lo scorso anno quasi 240.000 euro di reddito come manager pubblico; e di possedere "una casa in Liguria e un appartamento di vacanza in Svizzera". Stefano Parisi, centrodestra, ha detto di aver speso finora "450.000 euro, con 650.000 euro raccolti"; di aver dichiarato "300 e rotti mila euro" di reddito; e di possedere "una casa a Milano, 2 case a Roma, 2 case in Maremma e una a Tel Aviv". Gianluca Corrado, M5S, ha detto che "spenderà circa 25.000 euro" per la sua campagna elettorale; di aver dichiarato "poco meno di 40.000 euro" di reddito e di possedere un appartamento a Milano.

TRASPARENZA - "C'è tutto in trasparenza. Una delle cose che più andrà in trasparenza sono i finanziamenti, lì si giudicherà se qualcosa non va e sono assolutamente sereno". Così il candidato sindaco del centrosinistra a Milano, Giuseppe Sala, ha risposto a un sostenitore di Stefano Parisi. Sul tema della trasparenza, un sostenitore di Gianluca Corrado ha invece chiesto a Parisi la disponibilità, in caso di vittoria, a rendere trasparente il bilancio comunale. Parisi ha promesso "trasparenza di sostanza", trasformando il bilancio di Palazzo Marino "da bilancio finanziario illeggibile a bilancio economico".

MOSCHEA - Prima di autorizzare l'apertura di una moschea a Milano "occorre sapere chi finanzia", una volta che si saprà questo può essere realizzata "assolutamente, perché la libertà di culto è un diritto". Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Milano, Stefano Parisi. Prima di lui, Giuseppe Sala aveva detto "piuttosto che in luoghi non controllabili meglio una moschea visibile e ben controllata". Quelle piccole che già sono attive vanno chiuse per Sala "quando non sono in sicurezza".

APPELLO FINALE - Alla fine i tre candidati sindaco di Milano hanno avuto il tempo di un minuto e mezzo a testa per un appello finale agli elettori. Parisi ha sostenuto che "Milano ha bisogno di cambiare, di essere migliore, di avere meno tasse, meno burocrazia, più servizi e più decoro: credo che quindi Milano abbia bisogno di una amministrazione moderna e tecnologica". Corrado ha detto di volere una Milano "policentrica che dia possibilità a tutti e una migliore qualità della vita", sottolineando la «differenza fra il Movimento 5 Stelle e gli altri schieramenti: noi siamo liberi" dai partiti e dagli sponsor. A Sala è toccato l'ultimo appello. L'ex commissario Expo ha detto che è stata "una decisione felice" entrare in politica, "perché credo nella Milano della speranza che non cede alla Milano della paura". Quindi, 2avremo l'ossessione di non lasciare indietro nessun milanese e di dare un'opportunità a tutti".

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