Ekaterina, estradizione annullata in Cassazione: "Nessun rinvio, reato prescritto"

Il verdetto dei supremi giudici, presieduti da Vincenzo Rotundo, è arrivato: "Estradizione annullata senza rinvio"

Ekaterina Tyurina

Ekaterina Tyurina

Milano, 4 marzo 2015 - Annullata l'estradizione di Ekaterina Tyurina: lo ha deciso la Corte di Cassazione senza rinvio per l'intervenuta prescrizione. Erano stati i giudici della Corte d'Appello di Trieste a dare il via libera all'estradizione della russa. La donna, 38 anni, era stata arrestata dall'Interpol nell'agosto dello scorso anno mentre era in vacanza con i suoi tre bambini con l'accusa di 'truffa aggravata ai danni dei soci di minoranza' in relazione ad una proprietà che vale 30 milioni di euro sulla quale sorge un centro commerciale, a Mosca. I giudici della Suprema Corte hanno anche revocato questa misura di custodia cautelare. Secondo i magistrati russi la Tyurina avrebbe falsificato dei documenti per ottenere la proprietà, ma secondo il legale della donna, Pasquale Pantano, l'indagine non sarebbe stato altro che "una estorsione per costringerla alla cessione di quote societarie". Ad avviso di Pantano, Tyurina «è perseguitata»

L'UDIENZA - Il sostituto procuratore della Cassazione Vito D'Ambrosio innanzi ai giudici della Sesta sezione penale aveva chiesto proprio di annullare senza rinvio, per intervenuta prescrizione del reato di truffa, il via libero all'estradizione dato lo scorso undici novembre. In serata è arrivata il verdetto dei supremi giudici, presieduti da Vincenzo Rotundo.

LA VICENDA - Per la magistratura russa, Tyurina ha messo a segno tra il novembre del 2005 e l'aprile del 2006 una truffa per circa 82 milioni di rubli, pari a un milione e settecentomila euro, con altri complici. Per la legge italiana, in base ai calcoli del Pg, è tutto prescritto. Per ora, la donna ha ottenuto un permesso di soggiorno temporaneo in attesa della decisione sulla domanda di asilo presentata alla Questura di Milano sulla quale, in prima battuta, dovrà esprimersi la Corte di Dublino. Arrestata dall'Interpol lo scorso agosto a Lignano Sabbiadoro (Udine), mentre era in vacanza con la famiglia, Tyurina (38 anni), nata a Mosca e residente a Praga, in Russia, secondo il suo legale, potrebbe essere «sottoposta ad atti persecutori e trattamenti disumani». Per questo, nei giorni scorsi, l'avvocato Pantano ha presentato domanda di asilo: Tyurina vive a Milano, dove ha l'obbligo di dimora, imposto dai giudici di Trieste. Gli atti dell'istanza di protezione sono stati trasmessi ai giudici di Dublino che decideranno se la competenza sull'asilo è dell'Italia o della Repubblica Ceca (dove la donna è residente). Qualunque sia la decisione della Cassazione, in base a quanto riferito dall'avvocato Pantano nei giorni scorsi, Tyurina potrà restare in Italia almeno ancora per qualche mese con il permesso di soggiorno temporaneo e in attesa della pronuncia sulla domanda di asilo.

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