Ruby Ter, l'ira delle Olgettine su Whats App per Berlusconi: "Andiamo in massa a fargli la festa"

"Ragazze, facciamo una cosa intelligente". E scatta la proposta nel giorno dell'ultimo compleanno di Silvio Berlusconi. Secondo i pm: presentarsi unite a esigere ricompense, sfruttando le difficoltà giudiziarie dell'ex premier FOTO - "Ruby Rubacuori" / Le "Olgettine"

Olgettine

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Milano, 3 luglio 2015 - «Andiamo». Ma dove? Ad Arcore, a casa di Berlusconi. Proprio così si chiamava il gruppo di chat su Whats App delle ragazze Olgettine. Proprio il giorno del compleanno del leader di Forza Italia, appena il 29 settembre scorso, le stesse che fino a qualche anno prima partecipavano alle serate si ritrovano a organizzare spedizione di massa a villa San Martino. Secondo i pm che indagano sul caso Ruby ter la discussione aveva lo scopo di «stabilire una strategia comune per ottenere vantaggi dalle vicende giudiziarie che coinvolgono» le ragazze e «organizzarsi per andare ad Arcore insieme» a presentare le loro richieste. 

 «Ragazze facciamo qualcosa di intelligente - Cominciamo - A chiamarlo - A manetta - Che stiamo - Arrivando - Anche se non è vero - Ma per fargli capire che siamo unite - Ognuna chiama e dice il suo nome che sta arrivando». È la proposta, via chat, fatta da Aris Espinoza alle altre ragazze. Il testo è depositato tra gli atti dell'indagine nella quale l'ex premier e altre 33 persone sono indagate a vario titolo per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Secondo gli investigatori le ragazze volevano «organizzarsi per andare ad Arcore insieme» a presentare le loro richieste. Alla proposta di Aris seguono i vari messaggini. «Ok io già ho chiamato stamattina alle 8.00», scrive Eleonora De Vivo. «Io è dalle 6 che chiamo», specifica Manuela Ferrera. E la De Vivo «La mattina ha l' oro in bocca!!!». Aris spiega: «Ragazze - Ho - Chiamato - E mi hanno detto - Che parte - Domani mattina - E che oggi è con i figli e la compagna a festeggiare - A Milano - Ragazze - E qui nella villa dove..» Iris Berardi rilancia: «ragazze se è a Milano andiamo dove è lui(...) A fargli anche noi festa!!» Manuela Ferrera si sfoga: «Ragazze andiamo lì e aspettiamo che rientra dai festeggiamenti Facciamo qualcosa - Vi giuro che nn ho i soldi del taxi - Dovranno pagarmelo loro - io sono stanca - Avvilita. (...) Ok cucciole - io vi dico non aspetto un giorno di più - Ho già detto alla segretaria che mi presenterò e lo aspetterò tornare dai suoi festeggiamenti.. Tanto una VITA nn ce l 'ho più ... marcire a casa o davanti ad Arcore Non cambia nulla - lo ho avvisato che nn ho i soldi e indipercui dovranno pagarmelo loro il taxi - Anche a piedi ci vado non mi interessa - bastaaaaaaaaaaaaaaaaa - Vi giuro sono fuori dalla grazia di Dio - Tra un mese ho lo sfratto».

"LA P... DEL PRESIDENTE" - «Domani butto giù il cancello di Arcore comunque, vado a rubargli una macchina al vecchio». Con queste parole, registrate in un file audio e inviate da Barbara Guerra a Ioana Visan tramite WhatsApp, la showgirl, una delle ospiti delle serate ad Arcore, si lamentava perché non aveva ancora ricevuto «la macchina» che aveva chiesto a Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Silvio Berlusconi. Anche la registrazione è agli atti dell'inchiesta chiusa nei giorni scorsi dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. In un altro file sempre Guerra dice: «Ho appena richiamato Arcore e mi sono incazzata che io sono la p...... sono a 35 anni zitella perché la p...... del presidente non la vuole più nessuno (...) mi sono incazzata come una bestia, io del bla bla bla del burattino di Spinelli non me ne faccio più un c.... gli ho detto di riferirlo al presidente che se no io vado là e gli chiamo magistrati giornalisti e inquirenti (...) stasera veramente gli entro in casa».

E in un sms del febbraio 2014 Guerra scriveva a Spinelli: «Dica al presidente che sono nella merda per colpa sua. Sto aspettando ancora la consegna della vettura. Io andrò con il mio legale in questura se non mi risolve i problemi che lui mi ha recato! Non ho ricevuto nulla. Ho urgenza per la vettura ragioniere. grazie»

IL VIAGGIO AD ANTIGUA - «Signora Bianca la chiamo per i biglietti di Antigua, ho avuto il suo numero da Palazzo Grazioli». Così Barbara Guerra si rivolgeva ad una donna per chiederle di farle avere i titoli di viaggio per una vacanza nell'isola, spiegandole poi anche che sarebbe stata contattata «da palazzo per il pagamento». Le intercettazioni, che risalgono al febbraio 2014, sono contenute negli atti dell'inchiestaCome scrive la polizia giudiziaria in un'annotazioneinfatti, «per l'organizzazione di alcuni viaggi l'indagata si rivolge a Brenna Bianca» della quale «ha avuto il numero direttamente da Palazzo Grazioli». Si tratta di «viaggi effettuati da Guerra Barbara a Miami e ad Antigua in compagnia di Visan Ioana, Sorcinelli Alessandra e Guerra Maria». Alla «signora Bianca» Barbara Guerra scrive: «Scusa se ti stresso se mi fai il pacchetto hotel al Delano a Setai hotel uno dei due, vedi il più basso dopo ti chiameranno da palazzo per il pagamento. grazie».

"REDDITO" RUBY - Dalla «banconota da 500 euro» tirata fuori in discoteca e data ad un dj «per fargli mettere una canzone a fine serata», agli «abiti su misura» per Daniele Leo, suo nuovo compagno, fino al «personale di servizio» per sbrigare le faccende domestiche e al «noleggio auto con conducente». Sono solo una parte delle spese effettuate da Ruby, formalmente disoccupata, in questi anni e riassunte in un'informativa di polizia giudiziaria dello scorso febbraio, che è tra gli atti dell'inchiesta. Secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe comprato il silenzio della marocchina sulle serate di Arcore con «almeno 5 milioni di euro», cifra che, sempre secondo i pm, potrebbe arrivare a 7 milioni. Nell'annotazione gli investigatori, analizzando tutta una serie di intercettazioni, elencano le spese che denotano un «alto tenore di vita» da parte della ragazza a fronte della «assenza totale di impegni di tipo professionale».

"LE BUTTO IN STRADA" - Silvio Berlusconi "era spesso inquieto e anche intimorito dalle conseguenze di possibili dichiarazioni" delle ragazze. In particolare, Iris Berardi e Barbara Guerra "mi hanno più volte confidato la loro intenzione di 'cantarsela'" e l'ex premier "temeva in particolare ciò di cui era a conoscenza Iris". Ad affermarlo in un interrogatorio depositato con la fine delle indagini su 'Ruby ter' è l'imprenditore Ivo Redaelli, sentito come teste sulla messa a disposizione delle case per alcune ragazze da parte dell'ex Cavaliere. Redaelli ha raccontato ai pm di essere stato "costantemente coinvolto nelle continue pressioni che le ragazze cercavano di fare verso Berlusconi per ottenere denaro e soprattutto l'intestazione di case" ma ha negato "di aver mediato in modo diretto tra le minacce e le richieste delle ragazze e i timori e le inquietudini di Berlusconi". "Le ragazze - sono le parole dell'architetto e mediatore immobiliare - erano perfettamente a conoscenza del mio rapporto di confidenza con il Presidente e dunque cercavano di 'utilizzarmi' per avere un contatto con lui, posto che da quando Maria Rosaria Rossi ha cominciato a gestire in proprio tutti gli appuntamenti di Berlusconi, era assai difficile per chiunque persino parlargli e avvicinarglisi. A sua volta Berlusconi mi chiedeva di tranquillizzare le ragazze e di cercare di temporeggiare con loro: in questo modo si spiegano le mie conversazioni con le ragazze che sono state intercettate nel 2012 e poi nel 2014 e che mi vengono qui contestate".  Redaelli ha anche messo a verbale di ricordare di aver sentito l'ex premier pronunciare la frase "riferita alla Guerra e ad altre ragazze 'io a queste, appena posso, le butto in strada".

LA BUSTA CON 80MILA EURO - «Vidi questo signore sulla rampa di scale di casa mia (...) mi aprì la cerniera della giacca, mi infilò una busta all'interno e se ne andò». Così Mario Risso, padre di Luca, ex compagno di Ruby, ha raccontato a verbale davanti ai pm di Milano l'episodio di una presunta consegna di denaro di «80mila euro». «Sono salito a casa - ha spiegato Mario Risso ai magistrati - ho consegnato la busta a Ruby, la Ruby è andata in salotto, io le sono andato dietro, lei ha aperto la busta ha contato i soldi ed ha esclamato accidenti sono 80 mila. Si trattava di un mazzetto di banconote da 500 euro, ho visto personalmente i soldi. Ruby si è messa i soldi in tasca e se ne è andata». Il padre di Luca Risso, però, ha raccontato che successivamente «l'estetista che cura le unghie di Ruby» gli avrebbe detto «che Ruby stessa le aveva raccontato di aver chiesto questi soldi per aiutare i nonni di Sofia», ossia Mario Risso e la moglie, «che se la passavano male economicamente e che si prendevano cura di Sofia».

LA PREDICA DEL LEGALE - «Guarda che cosa sta succedendo, guarda che purtroppo è uno tsunami....». Luca Giuliante, lo scorso 19 febbraio, due giorni dopo delle perquisizioni disposte dalla Procura di Milano, parla al telefono con Ruby. Oltre a spiegarle che la situazione è grave, redarguisce la ragazza, per le spese eccessive, riportate dai mass media, come i 7.000 euro per la festa della figlia o quelle per la vacanza faraonica alle Maldive. Nell'intercettazione, ora tra gli atti dell'inchiesta Ruby ter nella quale il legale, la marocchina, Silvio Berlusconi e una ventina di Olgettine sono indagati per corruzione in atti giudiziari, Giuliante, ritenuto il confidente e il «tesoriere» di Rubacuori spiega alla giovane di aver «avuto un'occasione nella vita formidabile, cioè costruirti un futuro con serenità... e adesso? e adesso? guarda, comunque puoi fare affidamento su di me, cioè quando hai bisogno chiamami poi sono veramente preoccupato per te...».

Karima allora gli chiede: «adesso cos'è il da farsi?». E il legale le risponde facendole una lunga predica: "Ah Ruby, non ne ho la più pallida idea, non ne ho la più pallida idea. Intanto parlane con Paola (il legale della marocchina, ndr) chiaramente, cioè vedi Paola fatti consigliare da lei... leggi i giornali Ruby per favore cioè, cerca... non sfuggire i problemi come al solito, guarda che cosa sta succedendo, guarda che purtroppo è uno tsunami non.., io... son su tutti i giornali Ruby, ieri avevo un appuntamento di lavoro a Roma me l'hanno disdettato, cioè... è veramente una situazione molto preoccupante, è giusto che tu te ne renda conto (...) ma cosa ti è servito? anche per esempio le foto, Ruby, cioè io te l'ho detto, impara l'inglese, non andare... non farti le foto, impara l'inglese, impara a guidar la macchina, leggi dei libri, vai in palestra, inizia con un piccolo lavoro ma renditi una donna adulta e autonoma cioè... cosa che probabilmente adesso dovrai fare tutto d'un botto, mentre avresti potuto farlo con... come dire, con grande serenità e diventare una donna adulta responsabile..."

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