Ruby ter, Olgettine nella Torre Velasca: viaggio fra gli inquilini vip

Quegli appartamenti, secondo il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pubblici ministeri Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, titolari del caso “Ruby ter”, sarebbero stati messi loro a disposizione da Silvio Berlusconi. Insieme a costanti versamenti di denaro ‘cash’ di Benedetta Dalla Rovere

Olgettine

WCENTER 0XLBBFQNAH Le immagini, tratte da internet, mostrano alcune delle ragazze coinvolte nell'inchiesta della Procura di Milano che coinvolge Silvio Berlusconi, partita dal "caso Ruby".

Milano, 22 febbraio 2015 - Dopo che nel 2010 è esploso lo scandalo Ruby, le ragazze ospiti alle serate di Arcore, tra cui Aris Espinosa, Elisa Toti, Ioana Visan e le gemelle De Vivo, sono state costrette a lasciare le residence di via Olgettina, a due passi dagli studi di Mediaset e dal San Raffaele. Alcune di loro, negli ultimi due anni, hanno traslocato alla Torre Velasca, raggiungendo Roberta Bonasia e Barbara Faggioli che da quattro anni già abitavano lì. Quegli appartamenti, secondo il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pubblici ministeri Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, titolari del caso “Ruby ter”, sarebbero stati messi loro a disposizione da Silvio Berlusconi. Insieme a costanti versamenti di denaro ‘cash’, quelle case nello storico grattacielo a pochi passi dal Duomo - già di proprietà della famiglia Ligresti e ora passato al gruppo Unipol - sarebbero state la ricompensa per il silenzio ai processi del Rubygate. I prezzi di mercato sono alti in quella zona, e gli affitti di case di medie dimensioni si aggirano intorno ai 2.500-3.000 euro al mese. Con la gestione di Fonsai e dei Ligresti, però, alcune case erano state affittate e prezzi di favore, ma il nuovo proprietario ha ritoccato i contratti al rialzo.

Le Olgettine, raccontano i vicini, «abitavano in comodi appartamenti da 80 metri quadrati, con vista sul Duomo o su via Larga, agli ultimi piani del palazzo» dove hanno sede importanti studi legali e società e dove abitano, tra gli altri, Geronimo La Russa, figlio dell’ex ministro della Difesa Ignazio, e Bruno Tabacci. «Le ragazze vanno, vengono. Ora sono tutte fuori Milano, forse per lavoro. È da qualche giorno che non le incontriamo più», racconta un inquilino della Torre, che chiede l’anonimato, aggiungendo che «martedì scorso la polizia ha visitato il palazzo per perquisire le case delle ragazze». Anche Roberta Bonasia e Barbara Faggioli avevano appartamenti «non grandissimi», racconta una vicina di casa, e hanno lasciato il palazzo al massimo da una ventina di giorni. Qualcuno, però, è andato a ritirare la loro posta. «Barbara abitava accanto a casa mia insieme con il fratello. È una ragazza molto carina, pulita, per bene – prosegue la signora –. Adesso si è trasferita a Roma, dove dovrebbe recitare in una commedia. La disdetta l’ha data circa un mese fa, perché qui l’affitto era diventato troppo caro...».

I quattro anni di vicinato «sono andati benissimo», assicura la vicina, «e non ci sono mai state feste o serate rumorose». Roberta Bonasia, invece, «dovrebbe essere andata a Montecarlo». Delle Olgettine si ricordano anche i titolari del parcheggio sotto la Torre, dove alcune di loro tenevano le auto Mini Cooper regalate da Berlusconi, anche se quasi tutte la sera preferivano muoversi in taxi. In zona è stata vista spesso anche Nicole Minetti, che ha ordinato gli occhiali da vista proprio dall’ottico a pochi passi dall’ingresso del grattacielo. Gli investigatori, intanto, stanno verificando se anche la casa in cui vive Iris Berardi, un’altra delle olgettine, che vive a Forlì, le sia stata regalata da Berlusconi.

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